Domenica 07 Settembre 2025 | 08:22

Matera, palazzina crollò nel 2014: 6 condanne e 3 assoluzioni

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

Matera, palazzina crollò nel 2014: 6 condanne e 3 assoluzioni

La tragedia in pieno centro storico: morirono due persone

Martedì 17 Dicembre 2019, 13:20

14:39

Con sei condanne - comprese tra quattro anni e un anno e sei mesi di reclusione - e tre assoluzioni, a Matera, si è concluso il processo per il crollo di una palazzina che, in vico Piave, nel pieno centro storico della Città dei Sassi, l’11 gennaio 2014, causò la morte di due persone, Dina Antonella Favale e Nicola Oreste. Nella requisitoria, la pm Annunziata Cazzetta - che ha coordinato le indagini dei Carabinieri - aveva chiesto otto condanne e un’assoluzione.

Il giudice monocratico Rosa Bia ha condannato a quattro anni di reclusione Paolo Francesco Andrisani, titolare di una ditta esecutrice di lavori, e l’architetto Rossella Bisceglie, progettista di opere architettoniche e direttrice dei lavori. Condanna a tre anni di reclusione per l’ingegner Francesco Paolo Luceri, progettista delle opere strutturali e direttore dei lavori di realizzazione; condanna a due anni e sei mesi di reclusione per Nicola Andrisani, proprietario di un immobile al pianterreno nel quale erano stati attivati lavori di riqualificazione. Un anno e sei mesi di reclusione per l'ingegner Emanuele Pio Lamacchia Acito, strutturista addetto all’ufficio opere pubbliche del Comune di Matera e per Delia Maria Tommaselli (dirigente del Comune di Matera del settore opere pubbliche): per questi ultimi due la pena è stata sospesa.

Assolti «perché il fatto non costituisce reato» Rosa Andrulli ed Eustachio Andrulli, proprietari di due immobili. Per «non aver commesso il fatto» è stato invece assolto l’ingegner Francesco Paolo Tataranni (dirigente del settore gestione del territorio del Comune di Matera).
Inoltre il giudice ha disposto l’interdizione dalla professione per un anno per Bisceglie, Luceri e Francesco Paolo Andrisani e ha deciso il risarcimento alle parti civili per un totale di circa 15 mila euro.

(foto Genovese)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)