Novantasei tonnellate di fanghi di depurazione sono stati sequestrati dal Noe dei Carabinieri in un impianto del Metapontino. I fanghi non erano stati smaltiti a norma di legge. I legali rappresentanti della ditta che ha prodotto i rifiuti, «che peraltro non gestisce più l’impianto di trattamento reflui in questione», sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per aver violato le leggi ambientali.
I fanghi erano «depositati in modo incontrollato all’interno di circa 86» grosse borse. Il sequestro è avvenuto durante controlli che i Carabinieri stanno facendo negli impianti di depurazione civile e industriale, «al fine di assicurare la correttezza delle operazioni di depurazione e che le acque di scarico rispettino i limiti imposti dalla normativa di settore».