Un gesto di solidarietà e innovazione a sostegno dei pazienti più fragili: le associazioni Cuore e mani aperte OdV e Amici della Carne alla Turca hanno donato un ecografo wireless di ultima generazione all’Unità di Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce.

Alla cerimonia erano presenti la direttrice sanitaria del presidio, Patrizia Barone, il direttore dell’UTIN Enrico Rosati, il presidente di “Cuore e mani aperte” don Gianni Mattia, il presidente degli “Amici della Carne alla Turca” Luigi Greco e, come ospite d’onore, il fondatore della neonatologia salentina Raffaele Longo, a cui il reparto è intitolato.
La donazione è stata simbolicamente effettuata nel giorno della Giornata mondiale della Prematurità, scelto per richiamare l’attenzione sulla cura e sulla delicatezza della vita nei suoi primi istanti. In serata, su proposta delle associazioni, la facciata del Fazzi è stata illuminata di viola, colore simbolo dell’iniziativa.
Il dottor Rosati ha illustrato il valore clinico del nuovo dispositivo, l’ecografo Horus 4.0, definito “il più piccolo e leggero al mondo”: uno strumento palmare, collegabile a qualsiasi supporto digitale, in grado di fornire immagini in tempo reale utili nelle emergenze neonatali e nelle procedure delicate come il posizionamento degli accessi venosi.
Con emozione, don Gianni Mattia ha ricordato come la prematurità trasformi la fragilità in un “miracolo nel palmo di una mano”, sottolineando l’importanza di offrire strumenti capaci di intervenire tempestivamente per salvaguardare la vita nascente.
Il presidente Luigi Greco ha a sua volta evidenziato il valore comunitario della donazione, resa possibile grazie alla sagra organizzata a Surano: “Sapere che un bambino non dovrà essere spostato per un esame ci ripaga di tutto l’impegno”.
















