Il Lecce in formato trasferta dà rinnovato slancio alla sua corsa salvezza. La squadra giallorossa si gode il successo di misura sul campo della Fiorentina, una tappa fondamentale in questa prima fase di campionato. La formazione allenata da Eusebio Di Francesco si è messa alle spalle le due sconfitte di fila contro Udinese e Napoli, riuscendo a riprendere la marcia nel migliore dei modi con i tre punti conquistati contro la Viola nell’ultimo turno di campionato.
È stato il secondo successo dei salentini in questa serie A, dopo quello conquistato un mese fa sul campo del Parma. Due vittorie arrivate entrambe in trasferta, che testimoniano come l’andamento del Lecce, al momento, sia più prolifico lontano dalle mura amiche del «Via del Mare». Nelle cinque partite disputate in trasferta, infatti, la compagine giallorossa ha conquistato ben sette dei nove punti che vanta complessivamente in campionato. Un ruolino di marcia che, considerando il solo rendimento esterno, vede il Lecce fra le squadre più in forma della serie A, se si pensa che la squadra di Di Francesco ha conquistato, nello stesso numero di partite giocate in trasferta, gli stessi punti della Juventus e due soli punti in meno del Napoli capolista.
Numeri importanti, che testimoniano come, almeno per il momento, i salentini si stiano dimostrando formazione maggiormente da trasferta. Nei cinque incontri disputati al «Via del Mare», infatti, sono arrivati due soli punti. L’obiettivo è quello di invertire il trend già a partire da sabato, quando nel Salento arriverà l’Hellas Verona, in uno scontro diretto da affrontare con la massima attenzione. Ma il successo contro la Fiorentina ha restituito ulteriormente la certezza di un Lecce sempre più in crescita, lontano parente della squadra che aveva iniziato il campionato fra pochissime luci e tante ombre. La chiave sta probabilmente nel cambio di modulo operato da Di Francesco a partire dal quinto turno di campionato, nella sfida casalinga contro il Bologna terminata con il risultato di 2-2. Da allora, infatti, il 4-3-3 si è tramutato sempre più in un 4-2-3-1, con il centrocampo composto da Ramadani, Coulibaly e Berisha. Una situazione tattica che ha dato maggiore copertura in fase difensiva e che ha garantito più qualità e fluidità nella manovra d’attacco. Anche in questo caso i numeri parlano chiaro.
Nelle sei partite disputato con il nuovo assetto tattico, il Lecce ha ottenuto la bellezza di otto punti, frutto di due vittorie e due pareggi. Un cambio di marcia netto, repentino, evidenziato dalle prestazioni e premiato dai risultati. Un rinnovato assetto che sta esaltando le qualità nel mezzo del giovane Berisha, autentico uomo copertina del Lecce nell’ultimo mese. La stagione del classe 2003 era iniziata fra alti e bassi. L’esordio da titolare alla prima contro il Genoa, poi uno spezzone da subentrato alla seconda di campionato contro il Milan, prima di due panchine consecutive nelle sfide con Atalanta e Cagliari, senza mettere piede in campo.
Dalla partita con il Bologna e dal passaggio al 4-2-3-1 è arrivata anche per lui la svolta. Da regista nelle prime uscite, poi da trequartista contro Napoli e Fiorentina, Berisha si è rivelato il jolly del centrocampo giallorosso, in grado di garantire qualità alla manovra con le sue intuizioni e le sue giocate palla al piede. Da qualche settimana a questa parte ha iniziato a essere decisivo anche in chiave realizzativa. Due gol nelle ultime due trasferte per lui, il calcio di punizione tramutato in rete sul campo dell’Udinese e il gol da tre punti contro la Fiorentina. Il numero dieci giallorosso è autentico leader tecnico del centrocampo e di partita in partita appare sempre più in fiducia. La sua crescita è figlia anche dell’intuizione di Di Francesco, che ha saputo riconoscerne le qualità, mettendolo nelle condizioni di poter rendere al meglio. I margini di crescita del nazionale albanese sono ancora importanti, di certo il Lecce si affida ai suoi colpi per correre sempre più lungo la strada della salvezza.
Quanto agli aspetti extra campo, nella giornata di ieri Giorgio Chiellini è stato eletto consigliere di Lega in FIGC, posizione per la quale Saverio Sticchi Damiani aveva deciso di ritirare la propria candidatura. «Il posto in consiglio federale apparteneva alla Juventus - ha detto il presidente giallorosso - visto che era stato eletto Calvo, poi decaduto, giusto eleggere Chiellini al suo posto. La mia disponibilità era limitata al caso in cui non fosse interessata alla conferma del posto in consiglio».
















