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Sant'Isidoro, il punto di primo intervento c’è, ma spesso manca il personale

 
Stefano Manca

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Stefano Manca

Sant'Isidoro, il punto di primo intervento c’è, ma spesso manca il personale

Proposta alla Asl: «Perché non chiamare i medici in pensione?»

Martedì 19 Agosto 2025, 09:59

L’assistenza sanitaria a Sant’Isidoro funziona a singhiozzo o «a mezzo servizio». La denuncia-appello arriva dal litorale di Nardò e precisamente dalla Pro loco della località costiera, che con i sanitari del punto di primo intervento condivide i locali: una struttura in legno ultimata l’anno scorso per essere destinata all’associazione e al soccorso estivo. «Il servizio sanitario - dicono dalla Pro loco - dovrebbe essere attivo dalle 8 alle 20 ma dalla Asl di Lecce ci dicono che non ci sono medici e perciò funziona soltanto dalle 9 alle 14». Anzi, a volte neppure di giorno: «Domenica mattina per esempio non c’è stato nessuno perché il personale sanitario era impegnato altrove. Come mai - chiedono a gran voce soci e direttivo - non vengono richiamati medici in pensione, disponibili a prestare servizio in questi contesti?».

L’appello della Pro loco è rivolto alla Asl di Lecce ma anche al prefetto del capoluogo salentino, arricchito purtroppo da svariate testimonianze di disagi e disservizi: «Nel fine settimana di Ferragosto appena passato - raccontano - si è presentato qui un signore col volto sanguinante a seguito di un urto causato dallo sportello del bagagliaio della sua auto. Non c’erano medici ma fortunatamente è stato soccorso da una dottoressa che si trovava nei paraggi. Ora lo sfortunato villeggiante viene mandato per le medicazioni alla guardia medica di Porto Cesareo. A nome dell’intera Pro loco - proseguono - sollecitiamo Asl e prefetto di Lecce a potenziare e rendere fruibile ogni giorno il punto di primo intervento di Sant’Isidoro. La marina è infatti meta di migliaia di presenze e le legittime richieste di assistenza sanitaria sono sempre più insistenti. Raccogliamo quotidianamente segnalazioni e proteste di villeggianti e turisti e per questo chiediamo che venga garantita la salute di tutti, evitando così anche di intasare i pronto soccorso della provincia. Non è vero che non ci sono medici - sostengono - Molti di loro, oggi in pensione, sono disponibili a effettuare turni in presenza nei punti di primo intervento». Infine, la Pro loco denuncia anche la carenza di opportuna segnaletica stradale: «Cartelli e indicazioni sono insufficienti. Abbiamo solo un piccolo segnale qui vicino, spesso invisibile. In tanti bussano alla Pro loco, spaesati, a chiedere informazioni».

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