MAGLIE - Muore a 95 anni e lascia in eredità all’Asl di Lecce beni immobili, titoli e risparmi, per oltre tre milioni di euro, con la finalità di realizzare a Maglie (Lecce) una struttura «di cura e assistenza». Era questa la volontà della pensionata, Vita Carrapa, 95enne nativa di Maglie, morta nel 2019, che aveva devoluto i risparmi della sua famiglia all’Asl di Lecce perché fosse costruito un nuovo ospedale.
Nelle ultime settimane però si è scoperto che la cifra donata da Vita Carrapa, ammontante a circa 3 milioni di euro, è stata destinata alla realizzazione di un altro progetto, ossia la realizzazione di una palestra. È stato il fiduciario della donatrice, Antonio Giannuzzi, a sollevare lo scandalo. I soldi “non sono stati utilizzati per realizzare il nuovo ospedale, come da volontà testamentarie”. Era infatti tutto scritto nel testamento consegnato al notaio Giovanni De Donno il 22 dicembre 2009.
Come raccontato dalla Gazzetta, l’idea di Vita Carrapa era quella di contribuire, in maniera reale e consistente, alla realizzazione di un nuovo ospedale cittadino. La donna aveva chiesto che la struttura nel Basso Salento fosse completata entro cinque anni dalla data di apertura del testamento, avvenuta in diretta Rai l’11 settembre 2019. Nel caso in cui la Asl non avesse seguito le ultime volontà dell’anziana, il lascito doveva passare all’Ispe, l’Istituto per i servizi alla persona per l’Europa «che gestisce la casa di riposo per anziani di Maglie o per crearne una nuova».
Tuttavia, pare che il denaro in eredità sia stato investito in una palestra, progetto non proprio in linea con quello di Vita Carrapa. Inoltre, i ritardi andrebbero contro le disposizioni testamentarie della donna, rendendo difficile lanciare il progetto dell’ospedale anche per questioni burocratiche.
LA REPLICA DELL'ASL DI LECCE
“Nel giugno scorso 2024 è stato approvato il progetto per la destinazione dell’eredità di Vita Carrapa, la signora di Maglie deceduta nel 2019 a 95 anni che, nel testamento del 2009, aveva indicato ASL Lecce come sua erede universale, chiedendo che il suo lascito fosse impiegato per la realizzazione di una struttura ‘di cura e assistenza’ nel territorio del Comune di Maglie da intitolare a ‘Carrapa Paolo e sorelle’", così in una nota replica la Asl Lecce.
"L’eredità, consistente in una casa e in somme di denaro complessivamente pari a circa 3 milioni di euro, è stata destinata alla progettazione e realizzazione del Presidio riabilitativo distrettuale ad alta tecnologia e robotica di Maglie, e non a una ‘semplice’ palestra quindi. Il Centro riabilitativo, che avrà sede al piano terra del Presidio territoriale di assistenza di Maglie, sarà dotato di apparecchiature all’avanguardia al servizio della Medicina riabilitativa", aggiungono.
"I locali, in fase di ristrutturazione, accoglieranno servizi di riabilitazione robotica (end effectored esoscheletri per adulto e bambini), servizi di riabilitazione neuropsicologica e logopedica, laboratori di analisi del movimento ed Emg di superficie e diagnostica del sistema nervoso periferico, ecografia e onde d’urto dedicati al trattamento di patologie neurologiche e neurodegenerative. Accoglieranno inoltre sistemi di immersione in realtà virtuale per la simulazione di diversi ambienti di cura e di vita quotidiana, sistemi integrati di realtà virtuale e teleriabilitazione anche a domicilio, sistemi per il monitoraggio di telecardiologia".
"Saranno utilizzate apparecchiature di nuova generazione e ad alta tecnologia robotica che consentiranno di aumentare l’intensità dei trattamenti e di realizzare protocolli personalizzati per le esigenze di pazienti anche con gravi e invalidanti patologie e compromessi dal punto di vista motorio. Si ribadisce che il legame ‘costruzione ospedale sud Salento - impiego risorse testamento’ è un legame frutto di ricostruzioni, peraltro impraticabile (visti i necessari costi per la realizzazione dell’Ospedale). Il Presidio riabilitativo distrettuale ad alta tecnologia e robotica di Maglie, in piena ottemperanza alle volontà della Signora, sarà ‘struttura di cura e assistenza’ e sarà intitolato, come da espressa volontà di Vita Carrapa, a Carrapa Paolo e sorelle”, concludono.