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Tricase, il greco antico torna a vivere: incontro con il rettore dell’Istituto Polis di Gerusalemme ospite del liceo Stampacchia

 
Mauro Ciardo

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Mauro Ciardo

Tricase, il greco antico torna a vivere: incontro con il rettore dell’Istituto Polis di Gerusalemme ospite del liceo Stampacchia

Nei giorni scorsi è salito in cattedra, nell’ambito dell’incontro «Rivivere il Greco Antico. Un ponte tra passato e presente»

Venerdì 11 Aprile 2025, 19:56

Il rettore dell’Istituto Polis di Gerusalemme ospite del liceo “Giuseppe Stampacchia” di Tricase per un progetto mirato a far rivivere il greco antico. Nei giorni scorsi è salito in cattedra, nell’ambito dell’incontro «Rivivere il Greco Antico. Un ponte tra passato e presente», il rettore Christophe Rico, che ha coinvolto gli studenti del liceo classico accendendo in loro la passione per la lingua di Socrate.

Con lui c’erano anche il docente di UniSalento Giampiero Ruggiero, che ha illustrato il suo innovativo metodo basato su una nuova sistemazione del sillabo grammaticale, e il ricercatore Saulo Maurilio Delle Donne, che ha arricchito la discussione e animato il confronto con gli studenti. L’iniziativa della scuola guidata dal dirigente Mauro Floriano Polimeno, è stata pensata per gli studenti delle prime classi e ha acceso un faro sulla vitalità di una lingua millenaria, dimostrando come essa possa ancora dialogare con il presente attraverso metodologie didattiche innovative. Rico è un personaggio di spicco in questo settore a livello mondiale. Insegna presso l'Università ebraica di Gerusalemme e presso l'École biblique et archéologique française della stessa città.

A partire dal 1993 applica al greco koinè (vale a dire scritto e parlato durante il periodo ellenistico) i metodi dell'insegnamento delle lingue vive. Le sue ricerche spaziano dalla grammatica comparata alla linguistica, fino alla traduttologia e all'ermeneutica. Il suo metodo è stato presentato nella pubblicazione “Polis”, edita in Italia nel 2010 da San Paolo. «Il greco antico – come spiegano dalla scuola - è la radice profonda della nostra civiltà occidentale, che plasma il pensiero filosofico, politico e scientifico. Studiarlo offre strumenti logici e analitici potenti, affinando la comprensione linguistica e la capacità di pensiero critico. Non solo – viene aggiunto - amplia la capacità di interpretazione arricchendo la visione del mondo. Sebbene non indirizzi a una specifica professione – è stato sottolineato - prepara mentalmente ad affrontare sfide complesse in ogni ambito accademico e professionale, garantendo una formazione intellettuale completa. Ed è questo il motivo per cui lo studio del greco antico e, per estensione, delle lingue classiche – è l’auspicio - deve continuare ad essere sostenuto ed incoraggiato. In un’epoca di rapido cambiamento, esso offre una prospettiva unica e preziosa, fornendo gli strumenti concettuali per affrontare le sfide del presente e del futuro con una mente critica e consapevole».

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