Venerdì 05 Settembre 2025 | 21:17

Il Lecce ferito ritrova Gaspar

 
Antonio Calò

Reporter:

Antonio Calò

Il Lecce ferito ritrova Gaspar

L’angolano si è ripreso il posto da titolare al centro della retroguardia ed ha dimostrato di essere abbastanza in palla, a dispetto del lungo periodo trascorso lontano dal terreno di gioco

Martedì 01 Aprile 2025, 13:59

LECCE - La buona notizia emersa, in casa Lecce, dalla gara interna con la Roma (fermo restando che il risultato è stato del tutto negativo, in quanto i giallorossi non sono riusciti a muovere la classifica, hanno subito la quinta sconfitta di fila ed hanno visto ridursi a due sole lunghezze il vantaggio sulla terz’ultima), è costituita dal ritorno in campo di Kialonda Gaspar.

L’angolano si è ripreso il posto da titolare al centro della retroguardia ed ha dimostrato di essere abbastanza in palla, a dispetto del lungo periodo trascorso lontano dal terreno di gioco. La sua fisicità è utilissima sulle palle alte, sia in fase di non possesso che nell’area avversaria, come del resto è importante il suo tempismo nella lettura di talune situazioni complicate.

Contro la Roma, ha «murato» un paio di conclusioni pericolosissime dei capitolini, ha messo una «pezza» con tre-quattro tackle in scivolata, ha provato a fare da sponda per i compagni quando il Lecce ha avuto a disposizione calci piazzati o corner. Purtroppo, non è riuscito a tenere botta contro Artem Dovbyk in occasione del gol che ha deciso la contesa, dopo che l’ucraino era sfuggito furbescamente a Federico Baschirotto, sbilanciandolo.

Il fatto che la compagine salentina abbia ritrovato il suo «granatiere» è senz’altro positivo in vista delle ultime otto partite, nelle quali i salentini dovranno cercare di mettere in cassaforte i punti ancora necessari per meritare l’agognata permanenza in massima serie.

Dopo essere stato ingaggiato in estate dall’Estrela Amadora, Gaspar è stato un punto fermo della difesa del Lecce dalla prima alla quindicesima giornata, restando in campo dal primo all’ultimo minuto di ciascuno dei match disputati. Sia nei 12 della gestione di Luca Gotti che nei 3 seguenti con Marco Giampaolo in panchina. Purtroppo, però, il 7 dicembre, all’Olimpico, nella gara di andata giocata contro la Roma, ha rimediato un brutto infortunio.

Nell’immediato si è temuto che per lui l’annata agonistica fosse terminata, che sarebbe stato necessario ricorrere ai ferri del chirurgo. I successivi accertamenti diagnostici hanno ridimensionato l’allarme, ma hanno confermato che lo stop non sarebbe stato breve. «Trauma distorsivo del ginocchio destro con lesione del legamento collaterale mediale ed interessamento del legamento crociato posteriore», questa la diagnosi.

Il calciatore si è sottoposto alle terapie del caso ed ha saltato nove incontri, a cavallo tra il sedicesimo turno di andata ed il quinto di ritorno. È stato convocato di nuovo per il match Monza-Lecce del 16 febbraio, ma è rimasto in panchina. La stessa cosa è accaduta nelle quattro sfide seguenti, contro Udinese, Fiorentina, Milan e Genoa. Dopo la gara con i liguri, è giunta l’ultima sosta del torneo, coincidente con gli impegni delle varie nazionali e Gaspar ha ricevuto la «chiamata» dell’Angola. Ebbene, proprio con la rappresentativa del suo Paese ha fatto il suo ritorno in campo, disputando 90’ contro la Libia e 90’ contro Capo Verde, chiarendo di essere pronto a riprendersi il posto nel Lecce, cosa che è accaduta sabato, nel confronto interno con la Roma, a poco meno di quattro mesi dall’infortunio. Un recupero prezioso per l’undici salentino in ottica del rush conclusivo.

Il fatto di avere di nuovo a disposizione Gaspar, però, non aiuterà a risolvere il problema dell’impostazione dal basso con i centrali difensivi perché né lui, né Baschirotto né Gaby Jean sembrano avere questa abilità, il che comporta che un centrocampista debba sempre «abbassarsi» per provare ad avviare il giro palla.

Ma una simile circostanza, limitando le opzioni possibili, agevola gli avversari. Proprio questo sembra essere uno degli handicap del Lecce nella stagione in corso. Nelle due precedenti annate, infatti, prima Samuel Umtiti (nel 2022/2023) e poi Marin Pongracic (nel 2023/2024) hanno dimostrato di sapere fare partire l’azione e di avere una buona visione di gioco, capacità di passaggio ed anche di cambio campo. Ma centrali difensivi della caratura del francese e del croato non sono facilmente reperibili sul mercato, tanto più per il sodalizio salentino.

La speranza dei tifosi, comunque, è che Gaspar dia una mano a garantire maggiore solidità al reparto arretrato giallorosso e magari porti in dote anche il primo gol stagionale firmato da un difensore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)