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Dimissioni in blocco a Carmiano, resta solo un consigliere di minoranza

Dimissioni in blocco a Carmiano, resta solo un consigliere di minoranza

 
Gaetano Gorgoni

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Gaetano Gorgoni

Dimissioni in blocco a Carmiano, resta solo un consigliere di minoranza

Sui banchi dell’opposizione siede D’Agostino, l’unico ancora in Aula. Il sindaco: «Se fossi stato un elettore di Mazzotta mi sarei sentito abbandonato»

Lunedì 03 Febbraio 2025, 10:47

CARMIANO - Il Comune di Carmiano è un caso unico: l’opposizione si è auto azzerata. C’è un solo consigliere che ha accettato di sedersi tra i banchi dell’opposizione: tutti gli altri, anche i non eletti della lista che ha sfidato il sindaco Giovanni Erroi, si sono allineati al leader Giancarlo Mazzotta. Dei veleni e delle accuse incrociate, dopo un’elezione vinta per 66 voti, se ne è abbondantemente parlato, resta l’anomalia di una minoranza che si è auto-esclusa.

«Non ho fatto una ricerca accurata, ma credo che non vi siano precedenti di assemblee consiliari che abbiano operato o che operino senza i rappresentanti della minoranza eletta - spiega il sindaco - Sin dai primi Consigli comunali, l’opposizione ha scelto la via della latitanza per ragioni che non comprendo e che, ovviamente, non condivido ma rispetto. Solo il consigliere Daniele D’Agostino ha fatto prevalere l’interesse dei suoi elettori di vedersi rappresentati in Assise, giustamente sottolineo, dimostrando di essere uomo libero nell’agire e nel pensare».

Senza i propri consiglieri eletti, quasi una metà dei cittadini carmianesi non sono rappresentati. È una situazione anomala, che si protrarrà ancora a lungo.

«I cittadini di Carmiano e Magliano sono rappresentati da chi oggi amministra l’ente e non hanno motivo per sentirsi “orfani”, atteso che, in democrazia, chi vince le elezioni amministra ed assume le decisioni nell’interesse di tutti - rassicura Erroi - Certo è che se fossi stato un elettore di Mazzotta mi sarei sentito abbandonato».

Tutto è cominciato con le sollecitazioni del sindaco:

«Pensai di stimolare l’interesse della minoranza a partecipare alle adunanze consiliari mediante l’instaurazione del procedimento per la contestazione della decadenza dei consiglieri di minoranza, data la loro reiterata assenza alle sedute del Consiglio comunale, in applicazione dell’art. 43 comma 1 del D. Lgs. n. 267/2000. Mi venne opposto che l’astensionismo era determinato da una deliberata scelta dell’opposizione, rientrante nel novero delle facoltà ordinariamente a loro disposizione. Con la mia maggioranza prendemmo contezza di tanto e nessun deliberato decadenziale venne adottato, nel pieno rispetto dell’agire della minoranza. Qualche mese dopo, però, l’opposizione rassegnò le dimissioni in blocco, ad esclusione del consigliere Daniele D’Agostino, venendo meno, così, al mandato elettorale loro affidato con le elezioni del 7 novembre 2021. Non ho mai condiviso tale scelta ma l’ho rispettata. Sottolineo soltanto che quando si decide di “scendere in campo” si deve valutare l’idea che tutto possa accadere, anche quella di perdere e, in quest’ultimo caso, si deve essere pronti a svolgere il ruolo che, magari, non è proprio quello cui si aspirava. Evidentemente Mazzotta e la sua squadra non erano pronti e sono stati colti impreparati».

Cosa sta facendo il sindaco per garantire una maggiore partecipazione dei cittadini, ora che si è creata questa situazione? «Onestamente, la situazione che si è venuta a creare non mi piace, in quanto la ritengo anomala e contraria ai principi della democrazia, ma non sono stato io a determinarla. Ai cittadini dico, però, di avere fiducia nel nostro operato e che siamo e saremo sempre attenti ad ascoltare ogni loro necessità. Agiremo sempre con assoluta imparzialità, rassicurando sul fatto che le nostre scelte non saranno orientate secondo gli schieramenti della campagna elettorale».

Il sindaco mette la mano sul fuoco sulla tenuta della sua maggioranza «composta da persone responsabili e mature, con tanta voglia di fare e di contribuire al raggiungimento del benessere e progresso della nostra comunità». Erroi si dice fortemente concentrato sul lavoro e sui bisogni della città e non si sbottona sull’eventuale ricandidatura. «Ogni decisione sul futuro politico mio e della mia maggioranza penso sia oggi del tutto prematura». Giancarlo Mazzotta è rimasto l’unico avversario politico, sostenuto da un partito nazionale, che attualmente è al governo (Forza Italia). Erroi resta civico, senza bandiere di partito a suo sostegno. «Apprezzo il lavoro dei partiti ma credo che, al momento, sia più opportuno rimanere attivo e neutrale per meglio contribuire alla mia comunità - spiega il sindaco di Carmiano - Tuttavia, non nascondo e non ho mai nascosto le mie origini democristiane che mi portano ad essere un moderato, equidistante dagli estremismi».

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