CASTRIGNANO DEL CAPO - Secondo attentato incendiario, nel giro di un anno, ai danni del sindaco di Castrignano del Capo Francesco Petracca.
Il gesto criminale è stato messo a segno questa notte intorno alle 3.30, prendendo di mira la sua auto, una Mercedes 220 classe C, parcheggiata davanti alla sua abitazione privata in via Giordano Bruno.
Un gesto inspiegabile, che arriva a quasi un anno da un episodio identico. Il 26 gennaio dell'anno scorso infatti, un'altra auto di sua proprietà, di identico modello, venne divorava dalle fiamme davanti casa.
"Questa volta ci sono le immagini delle telecamere di videosorveglianza che hanno ripreso tutta la scena - ha dichiarato il primo cittadino, raggiunto telefonicamente dalla nostra Gazzetta - un uomo che agisce da solo, alle 3.34, posando una bottiglia incendiaria sul cofano. Nelle vicinanze erano parcheggiate altre quattro auto, ma è stata colpita la mia, segno che il gesto è stato mirato".
Gli interrogativi, mentre sono state aperte le indagini da parte dei carabinieri una volta spente le fiamme dai vigili del fuoco, sono tanti.
"Non lego i due episodi a nessun atto o momento particolare - spiega Petracca - la nostra attività amministrativa viene svolta tutta alla luce del sole e le nostre scelte politiche sono sempre state trasparenti. Speriamo che gli investigatori risalgano presto all'autore del gesto".
ARRIVATO IL PREFETTO (video Toti Bello)
Il prefetto di Lecce, Natalino Manno, ha fatto visita al sindaco di Castrignano del Capo, Francesco Petracca, per dimostrare la vicinanza dello Stato al primo cittadino a cui la notte scorsa è stata incendiata l’auto davanti alla sua abitazione. E’ la seconda volta in un anno.
Con il prefetto c'erano anche il questore di Lecce, Vincenzo Massimo Modeo, e il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Donato D’Amato. «Ho già interessato il ministero per attivare la procedura per attingere al fondo di solidarietà previsto per gli amministratori che hanno subito atti intimidatori - ha detto Manno - sono somme che potranno essere utilizzate come ristoro per la vittima e con finalità di prevenzione per la sicurezza».
Il sindaco si è detto «molto amareggiato perché è la seconda volta e Castrignano del Capo non è realtà abituata a questi fatti». «Io - ha evidenziato - qualche idea ce l’ho, come ho detto agli inquirenti, ed è un gesto riconducibile al mio ruolo politico-amministrativo, non ho dubbi. Spero si arrivi a identificare il responsabile per tranquillizzare la comunità, perché noi come amministrazione stiamo operando nel rispetto delle regole e continueremo a farlo». «Sapere di avere al fianco le istituzioni - ha concluso - per me è motivo di sollievo e tranquillità».
LE REAZIONI
«Esprimiamo la nostra più sincera solidarietà al sindaco di Castrignano del Capo, Franco Petracca, vittima di un gravissimo atto intimidatorio. Siamo certi che quando accaduto non lederà la sua passione e il suo impegno alla guida del Comune e ci auguriamo che i responsabili siano presto assicurati alla giustizia». Lo dichiarano in una nota congiunta il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale e coordinatore provinciale di Lecce, Paride Mazzotta, insieme al vicesindaco di Castrignano Valeria Ferraro e all’assessore e referente cittadina di Fi Mina De Maria, in riferimento all’intimidazione subita nella notte dal primo cittadino a cui è stata incendiata da ignoti l’auto.
«A distanza di poche ore due amministratori del Salento sono stati presi di mira da atti intimidatori. Un clima di violenza che non si può accettare e che dobbiamo contrastare con il nostro dissenso e le azioni quotidiane. Sono vicina al sindaco di Castrignano del Capo, Francesco Petracca, che per la seconda volta è vittima di un attentato incendiario alla sua auto». Lo dichiara in una nota la presidente del Consiglio regionale pugliese, Loredana Capone. "Sta diventando sempre più difficile fare il sindaco nei piccoli comuni e troppo spesso - aggiunge - chi rappresenta la propria comunità con la schiena dritta viene colpito da chi non accetta il rispetto delle regole. Sono convinta che il sindaco Petracca continuerà a svolgere la sua attività con dedizione e convinzione così che gli atti di violenza possano essere contrastati con una sana morale e un forte impegno sulle legalità». «Ho molto apprezzato la presenza del prefetto di Lecce e dei vertici delle forze dell’ordine accanto al sindaco, perché - conclude Loredana Capone - le istituzioni unite sono una grande prova di solidarietà umana e sociale, e la migliore risposta a chi pensa di poter intimidire con la violenza chi svolge la propria funzione pubblica».