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Violenza su una 12enne, il Comune di Ruffano si schiera: «Non colpevolizzare vittima»

 
Mauro Ciardo

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Mauro Ciardo

Violenza su una 12enne, il Comune di Ruffano si schiera: «Non colpevolizzare vittima»

Attraverso la commissione Pari Opportunità, la presa di posizione contro i commenti discriminatori nei confronti dei minori coinvolti e delle loro famiglie

Giovedì 24 Ottobre 2024, 11:17

RUFFANO - "Non colpevolizzare la vittima, no alle discriminazioni nei confronti dei minori coinvolti nel presunto stupro di gruppo e stop ai linguaggi sessisti". Il comune di Ruffano, attraverso la Commissione Pari opportunità, prende posizione dopo l'episodio di presunta violenza sessuale ai danni di una dodicenne, che sarebbe stato compiuto da tre ragazzi.
"Nei giorni scorsi, la notizia di una denuncia per violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazza di soli dodici anni ha sconvolto la nostra cittadina - scrivono i componenti della Commissione - le indagini per appurare ciò che è accaduto sono ancora in corso e attendiamo con la massima fiducia che la magistratura e le forze dell’ordine facciano piena luce sui fatti.

La notizia della denuncia - sottolineano - ha provocato angoscia collettiva, ma anche inaccettabili commenti a carattere violento e discriminatorio nei confronti dei minori coinvolti e delle loro famiglie.
Al netto di quanto emergerà in sede di indagine, non possiamo che sentire il dovere di impegnarci ancora di più per comprendere e riconoscere il disagio giovanile, contrastare il bullismo, il cyberbullismo e la violenza di genere, guardando alla comunità come cura e rigettando ogni tipo di deriva violenta, sui social quanto nelle relazioni interpersonali e tra gruppi.
I nostri ragazzi e le nostre ragazze hanno bisogni di adulti consapevoli e autorevoli, che sappiano ascoltare e responsabilizzare, capire e sostenere, dando concretezza a quanto sancito dalla Convenzione dei diritti dell’infanzia e dalle norme nazionali a tutela dei minori. In particolare - aggiungono - per quanto concerne la privacy, la sicurezza e la serenità personale.
Se vogliamo che i ragazzi e le ragazze non mettano in atto condotte violente, gli adulti devono agire coerentemente, dando l’esempio anche sul web.

Quanto alla violenza di genere, in particolare ai danni di bambine e ragazze - è l'inciso della Cpo - occorre essere consapevoli che qualunque tentativo di colpevolizzare la vittima, oltre a mortificare gravemente la stessa, non fa che rendere più forte la paura di denunciare da parte di tutte le donne che la subiscono.
Se davvero vogliamo contrastare le violenze contro le donne, dobbiamo sapere che i femminicidi sono l’espressione più feroce di una catena di atti discriminatori generata da una mentalità maschilista, purtroppo ancora ben radicata nella nostra società.
L’utilizzo diffuso di un linguaggio sessista o le forme di violenza psicologica, come ad esempio il “catcalling”, alimentano stereotipi e pregiudizi che sono alla base di ogni aggressione contro le donne.
Da parte nostra - viene assicurato - continuerà l’impegno per creare consapevolezza sociale su questi temi, andando oltre il singolo, pur drammatico episodio, con coraggio e determinazione".

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