La musica popolare regina dell’estate leccese con assaggio dell’atmosfera festaiola per Sant’Oronzo grazie all’allestimento delle luminarie. Il divertimento agostano del capoluogo è in movimento. Ma oggi la scena è tutta per la Notte della Taranta con l’esibizione degli artisti, questa sera alle 21, in piazza Libertini, in «cammino» per arrivare al concertone del 24 agosto.
Il sindaco Adriana Poli Bortone ha voluto raddoppiare l’evento portandolo anche nelle marine, il 27 agosto, a chiusura dei festeggiamenti dei patroni di Lecce.
Al netto dell’operazione culturale connotata dall’impronta della musica popolare cara al primo cittadino, è altresì evidente che l’attenzione alle marine è anche un “atto dovuto” verso un elettorato decisivo per la vittoria del centrodestra alle amministrative. Vigilia di Ferragosto “pizzicata”, dunque, e Poli Bortone sottolinea: «Siamo felici e onorati di accogliere l’iniziativa che ormai è ambasciatrice della musica popolare nel mondo. Abbiamo sempre creduto che l’identità, anche e soprattutto quella musicale ben rappresentata e valorizzata dai nostri talenti artistici, sia un valore aggiunto di questa terra su cui dobbiamo fare leva perché il racconto di un territorio passa inevitabilmente anche dalle sue tradizione musicali».
Fatta la premessa il sindaco spiega la scelta: «Proprio perché crediamo fermamente nel ruolo e nel progetto che da anni porta avanti La notte della Taranta, con la sua Fondazione, prima guidata da Massimo Manera e oggi da Massimo Bray, abbiamo voluto fortemente che l’evento Notte della Taranta raddoppiasse, portandolo anche nelle marine e coinvolgendo tutto il mare di Lecce, da San Cataldo (Lungomare) a Frigole, Spiaggiabella (piazzale via Portofino), Torre Chianca (piazza dei Lillà) e Torre Rinalda (piazzale via Roma)».
La cultura popolare primeggia anche nella festa di Sant’Oronzo. Le immancabili luminarie decorano già le strade cittadine e intanto l’amministrazione comunale leccese sta allestendo il programma delle iniziative per la ricorrenza dei santi patroni Oronzo, Giusto e Fortunato. Nella tradizione popolare, storia e leggenda si intrecciano in maniera indissolubile, rivelando aspetti di una vicenda in cui la voglia di gioire è la trama di un ordito in cui è presente la spiritualità.
Da qui le visite alla chiesa di Santa Maria della Nova, in via Idomeneo, organizzate dall’associazione Italia Nostra, dal 23 al 28 agosto. Secondo la leggenda, il sito dove sorge la chiesa sarebbe stato un carcere buio dove Oronzo e Fortunato subirono torture per 11 giorni, prima del martirio, nel 68 d.C. Nella chiesa sarà allestita anche la mostra fotografica in bianco e nero dell’artista milanese Raffaele Sperandeo. Per il teatro, nel chiostro dei Teatini, il 24 agosto sarà allestita la commedia in due atti di William Fiorentino “... E all’ottavu creau la socra”. Il 25 andrà in scena “Fimmene”, spettacolo proposto da Astragali Teatro Eufonia. Il 26 la Compagnia “Lu Curtigghiu” recita “Ma ci sinti?”, di William Fiorentino.
Anche i concerti porteranno sul palco la musica che rappresenta la storia del territorio, nei diversi aspetti. Il 24, in piazza Libertini, Enzo Petrachi FolkBand & Miracle Show. Il 25, in piazza San’Oronzo, “GiroDiBanda” diretto da Cesare Dell’Anna. Il 26, in piazza Libertini, Al Bano preceduto da FeminaeMaris. Il 27 concerti de “La Notte della Taranta”.