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Lecce, per le concessioni sulla costa la Giunta temporeggia

Lecce, per le concessioni sulla costa la Giunta temporeggia

 
Maddalena Mongiò

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Maddalena Mongiò

Lecce, per le concessioni sulla costa la Giunta temporeggia

L’assessore Scorrano: «Aspettiamo le scelte del Governo»

Venerdì 09 Agosto 2024, 13:53

LECCE - Cambiamenti climatici ed eventi estremi: Legambiente analizza il fenomeno per i comuni costieri e punta il dito sulla scarsità di spiagge libere. A tal riguardo mette fra i comuni più attenti quello di Lecce che, con l’amministrazione Salvemini, aveva fissato per la primavera scorsa le gare per l’assegnazione delle concessioni demaniali. «Affronteremo sicuramente la questione - afferma l’assessore all’Urbanistica, Gianpaolo Scorrano - ma al momento dobbiamo aspettare che il Governo decida sui ristori da riconoscere a chi ha investito su queste attività che rappresentano il sostentamento per tante famiglie. C’è una proroga fino a dicembre - continua - e poi cercheremo di capire come intende agire il Governo. Non credo che al momento ci sia qualche Comune che possa avviare le gare in assenza di decisioni del Governo».

Una posizione che si inserisce perfettamente nel differente comportamento delle amministrazioni rilevato da Legambiente. Se Lecce, Terracina, Ravenna e Genova avevano deciso di avviare le gare, Sestri Levante, Santa Margherita Ligure, Viareggio, Marina di Pietrasanta, Fiumicino, Bari, Brindisi e Taranto avevano scelto la strada delle proroghe e Santa Marinella ha confermato la validità delle concessioni fino al 31 dicembre 2033.

Nel «Rapporto Spiagge» di Legambiente viene sottolineata l’importanza della valorizzazione delle coste per prevenire e minimizzare gli effetti degli eventi estremi che passano anche da una concessione delle spiagge più attenta all’ambiente e ai cambiamenti climatici. «Bisogna premiare - sottolinea l’associazione - la qualità dell’offerta nelle spiagge in concessione, incentivando chi garantisce l’attenzione alla sostenibilità nella gestione e negli interventi di riqualificazione ambientale, l’utilizzo di strutture leggere e facilmente amovibili, la possibilità di accesso alla spiaggia nei mesi invernali e la libera visuale del mare. La Direttiva Bolkestein prevede (articolo 12, comma 3) che gli Stati membri possano tener conto, nello stabilire le regole della procedura di selezione, di considerazioni di salute pubblica, di obiettivi di politica sociale, della salute e della sicurezza dei lavoratori , della protezione dell’ambiente, della salvaguardia del patrimonio culturale e di altri motivi imperativi d’interesse generale conformi al diritto comunitario».

Per le nostre coste, Legambiente, evidenzia l’aumento dei rischi di erosione e inondazione; innalzamento del livello del mare; erosione costiera; esplosione della popolazione di alghe e meduse.

La delibera della giunta Salvemini dava mandato al dirigente competente di redigere, entro il 31 gennaio 2024, uno «schema di bando» utile alla gestione di tutte le tipologie di assegnazione che l’amministrazione avrebbe dovuto effettuare nel 2024, sia per i nuovi lotti individuati dal Piano comunale delle coste, sia per quelle relative alle aree con concessioni in scadenza al 31 dicembre 2024, che dovevano essere avviate, preferibilmente, entro aprile 2024. In realtà è tutto fermo e la palla ora è nelle mani del centrodestra.

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