CASARANO - Reparto di anestesia e rianimazione a rischio chiusura? No, secondo il coordinatore dei reparti di anestesia e rianimazione della Asl di Lecce, Giuseppe Pulito. Sì, stando al grido di allarme lanciato dalle segreterie provinciali di Cisl Fp e Uil Fpl.
«Il reparto - precisa Pulito - non verrà chiuso. Pur dinanzi a una situazione di emergenza e a una carenza di medici specialisti in anestesia e rianimazione, ho agito in raccordo con la direzione strategica per garantire il servizio di anestesia in tutti gli ospedali a diretta gestione Asl».
Già ieri mattina, sono stati destinati due anestesisti da Gallipoli a Casarano, assicurando così continuità operativa anestesiologica nel blocco operatorio e rianimatorio. «Mi preme pertanto tranquillizzare cittadini e operatori - conclude il coordinatore - alla luce anche di manifestazioni di protesta convocate per i prossimi giorni che potrebbero creare timori e infondato allarmismo».
Martedì, Antonio Piccinno e Mario Riso, in rappresentanza rispettivamente della Cisl Fp e della Uil Fpl, avevano inviato una lettera al prefetto, al presidente della Regione, ai vertici della Asl, al sindaco e ai consiglieri comunali di Casarano, mettendo in evidenza le «criticità» dell’unità operativa.
I sindacalisti avevano fatto sapere che, a partire dal prossimo primo giugno, l’organico dei medici del reparto in questione, con sei posti letto, un vasto bacino d’utenza e secondo solo a quello del «Vito Fazzi», si sarebbe ridotto a sei unità, a fronte delle 12 previste in organico.
«La situazione - scrivono i due - si presenta compromessa per poter mantenere funzionanti due servizi: blocco operatorio e rianimazione ed un ambulatorio di terapia antalgica che consta di 450 visite annuali».
Più volte, in passato erano state chieste almeno due unità, allo scopo di «dare un po’ di respiro». «Se la situazione rimarrà così come si prospetta, al fine di scongiurare rischio clinico e medico legale, si andrà incontro - continuano Riso e Piccinno - alla chiusura dell’unità operativa. Ciò sarebbe superabile con una diversa e opportuna gestione delle risorse umane disponibili in tutta la Asl che possa così garantire gli utenti dell’ospedale “Ferrari” e del comprensorio territoriale di Casarano».
Intanto, Loredana Capone, in qualità di presidente del consiglio regionale, ha chiesto al direttore generale della Asl la convocazione di un tavolo, alla presenza dei referenti del «Ferrari», dei sindacati, del sindaco e del comitato «Pro Ferrari» per discutere delle problematiche dell’ospedale di Casarano. L’incontro è fissato per lunedì, alle 9.30, nella direzione generale dell’Asl di Lecce.