SANTA MARIA DI LEUCA - Papa Francesco ha dichiarato venerabile suor Teresa Lanfranco, la religiosa delle Figlie di Santa Maria di Leuca che insieme alla fondatrice Elisa Martinez fece opere di bene in tutto il mondo.
Dopo la proclamazione a beata di madre Martinez, avvenuta lo scorso anno, ieri l’Istituto religioso ha aperto un nuovo capitolo, quando nella basilica “De Finibus Terrae” il vescovo di Ugento monsignor Vito Angiuli ha annunciato la ratifica del Pontefice, che ha riconosciuto le virtù teologali e cardinali della Serva di Dio Lanfranco. Accanto al presule, c’era l’attuale superiora generale, madre Ilaria Nicolardi.
Suor Teresa Lanfranco (al secolo Annunziata Addolorata), nata a Gallipoli nel 1920 e morta a Roma nel 1989, all’età di 17 anni decise di aderire alla nuova fondazione di vita religiosa voluta dalla Martinez. Diventò subito la sua fedelissima discepola e confidente muovendo i primi passi tra Botrugno e Miggiano. La vestizione avvenne il 20 marzo 1938 e prese il nome di suor Teresa in onore della santa di Lisieux. Nel 1943 arrivò il decreto di erezione di diritto pontificio e nel 1946 madre Lanfranco si trasferì con il noviziato a Roma, nella nuova sede della casa generalizia in viale Gorizia (nel 1958 sia la casa generalizia che il noviziato troveranno la definitiva residenza a Prima Porta). Anni in cui la congregazione si delineava nel suo carisma apostolico, caritativo e missionario, a vantaggio delle madri nubili e dell’infanzia abbandonata, degli emarginati, dei carcerati, degli emigranti, oltre che per la catechesi nelle parrocchie e per l’educazione della prima infanzia.
Operò in silenzio a favore delle suore anche quando l’Istituto attraversò momenti critici tra il 1949 e il 1963 (quando la stessa Martinez venne messa in discussione). L’impegno della Lanfranco nel suo ruolo vicario fu l’impulso che portò la fondatrice ad aprire case in tutti i continenti, dalla Svizzera al Belgio e alla Francia fino a Stati Uniti, Canada e Australia, dalla Spagna e al Portogallo fino all’India e alle Filippine.
La venerabile Lanfranco soffrì di diabete mellito da quando aveva 36 anni, con seri problemi alla vista e al cuore. Trascorse gli ultimi anni pregando per la Chiesa, per l’incremento dell’Istituto, per la santificazione di ogni suora, dei sacerdoti e dell’umanità intera.
Dopo la sua morte (è sepolta accanto alla beata Martinez) la fama di santità è sempre cresciuta.
La fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione della Lanfranco, introdotta a Leuca il 14 luglio 2018, si concluse il 20 luglio 2019.
Ieri la dichiarazione di venerabilità da parte di Bergoglio, che ha dato disposizione al cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, di pubblicare il decreto di proclamazione.