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I segreti delle imprese al femminile: nella provincia di Lecce sono più di 17mila

 
Maddalena Mongiò

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Maddalena Mongiò

I segreti delle imprese al femminile: nella provincia di Lecce sono più di 17mila

Con la storia delle imprese in rosa la Camera di commercio, ieri mattina, nella sede camerale, ha celebrato la Giornata dedicata alle donne e ai loro diritti

Sabato 09 Marzo 2024, 11:59

LECCE - Imprese al femminile. Con la storia delle imprese in rosa la Camera di commercio di Lecce, ieri mattina, nella sede camerale, ha celebrato la Giornata dedicata alle donne e ai loro diritti. Significative le testimonianze di Carola Esposito Corcione, WoMat a Lecce; Cristina Longo, BionIT Labs srl a Soleto; Annalisa Surace, Ijo Desing a Lecce; Angela Ricchiuto, Fornopronto a Lecce. In apertura i saluti istituzionali del presidente della Camera di commercio di Lecce, Mario Vadrucci; del vice segretario generale di Unioncamere nazionale, Tiziana Pompei; della presidente del Comitato imprenditoria femminile Camera di commercio Lecce, Floriana Dell’Orco. In scaletta l’intervento di Silvia Petrone, ricercatrice del Centro Studi «Guglielmo Tagliacarne» e una riflessione su «La motivazione come scelta del percorso imprenditoriale» di Viviana Riva, Life&Business Coach; mentre i lavori sono stati conclusi con Francesco De Giorgio, segretario generale Camera di commercio di Lecce.

Quattro storie imprenditoriali come testimonial di una categoria in crescita, secondo i dati della Camera di commercio salentina: «Nelle provincia di Lecce le imprese femminili a fine 2023 sono 17.174 e nell’arco degli ultimi 10 anni hanno registrato una crescita costante passando da 15.748 del 2014 al numero attuale. Anche il loro peso è cresciuto costantemente nell’arco del decennio: nel 2014 rappresentavano il 22% del tessuto imprenditoriale salentino, attualmente rappresentano il 22,6%».

Le quattro storie citate parlano di un sogno realizzato credendoci, a volte sostenuto anche da imprenditori che hanno investito in queste imprese caratterizzate da innovazione, competenza, creatività. L’ingegno fa la differenza. Womat è nata per iniziativa di cinque donne che fanno ricerca sui materiali innovativi. Contano di andare sul mercato entro il 2025 grazie a forti di finanziamenti che sono riuscite a intercettare con tale bravura che ora sono addirittura nella condizione di poter scegliere tra due possibilità: in una sono risultate tra le prime 10 startup che si sono candidate, nell’altra l’esito è atteso a giorni.

Ijo, dal canto suo, ha raccontato una storia di amore per un’arte antica, quella della tessitura artigianale, coltivata con estro e competenza per posizionarla nel segmento della merceologia di lusso con in programma la prossima apertura di uno showroom a Milano, nel cuore della moda italiana e non solo. Fornopronto è alla quarta generazione imprenditoriale, più di 50 anni di storia e un imprenditore illuminato che ha voluto per le sue due figlie ruoli di responsabilità in azienda e gli stessi diritti riconosciuti ai figli.

BionIt Labs, poi, è all’avanguardia con la sua protesi bionica della mano sviluppata dall’idea di un ingegnere salentino, Giovanni Zappatore, che ha trasformato la sua tesi di laurea in una società, la startup ideatrice di Adam’s Hand. Cosa ha inventato? Una protesi per pazienti che hanno subito l’amputazione dell’arto superiore, con un punto forte: il meccanismo di chiusura delle dita sfrutta un solo motore per muovere tutte le falangi facendo in modo che queste si adattino automaticamente a forma e dimensioni dell’oggetto impugnato, proprio come farebbe una mano vera. Tutto ha avuto inizio nel 2016, quando Zappatore, originario di Poggiardo, 28enne laureato in ingegneria meccanica lanciò il progetto Adam’s Hand con la sua tesi di laurea triennale, che si concretizzò poi nella domanda di brevetto e nella fondazione di BionIT Labs ad inizio 2018, grazie alla vittoria del bando di finanziamento regionale PIN - Pugliesi Innovativi, assieme ai due co-founder Federico Gaetani di Ruffano e Matteo Aventaggiato di Maglie. L’azienda ha il brevetto italiano per l’invenzione di Adam’s Hand, poi esteso anche in Europa, Usa, Cina e India, collezionando il parere positivo dall’ufficio EPO (ufficio brevetti della commissione europea) ed è pronta ad aprire una sede commerciale negli Stati Uniti.

La platea, composta in buona parte da studenti e studentesse, si è poi accesa con l’intervento di Riva che ha spiegato i “segreti” per avere successo nella vita grazie a una ricetta apparentemente semplice: partire dalla motivazione e poi cumulare conoscenze ed esperienze. Provare per credere.

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