LECCE - Attesa la fumata bianca anche per Lecce al tavolo nazionale del centrodestra annunciato per oggi. E, in attesa del verdetto finale, le indiscrezioni fanno i nomi di un ticket di altri tempi e altri ruoli: Poli Bortone e Lisi. Oltre trent’anni fa erano i parlamentari della città di Lecce, lei alla Camera dei deputati, lui al Senato della Repubblica. Il centrodestra romano potrebbe chiudere in giornata l’accordo scegliendo l’ex ministro e già primo cittadino per due mandati Adriana Poli Bortone quale candidato a sindaco e Ugo Lisi, figlio del senatore e avvocato penalista Nino, anch’egli poi deputato dopo la morte del padre, futuro vicesindaco della città.
Si chiuderebbe così un travaglio durato mesi, dove non sono mancati momenti di tensione anche tra gli stessi consiglieri, che hanno minacciato i rappresentanti provinciali e regionali dei propri partiti di individuare essi stessi una proposta di candidatura valida per poter iniziare la campagna elettorale per le amministrative dell’8 e 9 giugno.
Tre i nomi da mesi sul piatto: Adriana Poli Bortone, oggi consigliere di minoranza a Palazzo Carafa, Ugo Lisi, assessore esterno al Comune di Galatina (sua città di nascita) e ormai da tempo vicino alla Lega e al suo responsabile regionale Roberto Marti, e l’editore di Telerama Paolo Pagliaro, ideatore del Movimento Regione Salento e consigliere regionale eletto con la civica di supporto a Raffaele Fitto, La Puglia domani.
In caso di una sua candidatura ed elezione a sindaco, a succedergli nell’assise di via Gentile a Bari sarebbe Renato Stabile. Ma questa è un’altra storia.
Tutti e tre sono stati bloccati da uno stallo che, a detta di molti, ha avvantaggiato i competitor che invece, e nonostante le tribolazioni interne che hanno portato alle primarie, hanno da tempo rinnovato la fiducia al sindaco uscente Carlo Salvemini.
Per statuto, spiega il neoeletto coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Saverio Congedo, «noi facciamo scegliere ai responsabili nazionali i candidati a sindaco delle città capoluogo, e anche per i nostri alleati ormai è una prassi. Sono certo che, chiusa la questione delle candidature per la città di Bari, si arriverà ad una soluzione finalmente definitiva anche per Lecce. E sarà la migliore scelta per la città».
«I partiti del centrodestra sono maturi - le parole del responsabile provinciale leghista Gianni De Blasi - per una scelta che non solo saprà fare sintesi tra le proposte sul tavolo ma soprattutto sarà capace di esprimere e far eleggere il miglior sindaco per Lecce». Non nasconde la necessità di fare presto perché è tardi, il segretario provinciale di Forza Italia Paride Mazzotta: «Lecce è una città che ha bisogno di una guida forte e di una coalizione unita e compatta con una visione di futuro. Sono sicuro che il tavolo nazionale sarà in grado di trovare la soluzione giusta che ci permetterà di lavorare su liste e programma».
E dunque è l’ora di decidere per il centrodestra. E a indirizzare la scelta nelle stanze che contano sarebbero stati anche i sondaggi. Fra i tre nomi in corsa, o anche aggiungendo un quarto nome espressione della società civile (opzione pure valutata per uscire dal guado dell’incertezza), quello di Poli Bortone sarebbe capace di raccogliere i maggiori consensi degli elettori. E così, di fronte alla forza dei numeri, vengono spazzate via ambizioni personali, ruggini e tensioni mai sopite, guerre fredde e calcoli di posizione che più d’una volta hanno visto l’ex Polo delle Libertà essere punito dall’elettorato ed essere accusato dalla base di aver giocato a perdere. Ritrovata l’unità, potrà iniziare la campagna elettorale.