LECCE - Inciampa lungo il marciapiede, cade per terra e chiede danni al Comune per oltre 600mila euro. L’incidente risale a sette anni addietro ma il contenzioso è arrivato nelle aule del Tribunale ed è ancora da risolvere, come dimostra la delibera con la quale la giunta municipale, l’altro ieri, ha incaricato il proprio consulente tecnico.
D’altra parte, la richiesta non è di tutti i giorni, anzi, a memoria, forse è quella più «pesante» fatta al Comune da parte di un semplice cittadino.
I fatti. Una signora nel percorrere a piedi via Tevere, una strada nel quartiere Santa Rosa, era incappata in una anomalia del marciapiede ed era finita per terra, procurandosi lesioni personali. Era il 2 luglio 2016, e qualche giorno dopo, esattamente il 10 luglio, è stata trasportata, con l’ambulanza del servizio 118, al Pronto soccorso dell’ospedale di Galatina, dove poi è stata operata per frattura del collo del femore destro.
Qualche anno dopo, il 3 settembre 2020, per il tramite del procuratore - un avvocato - la donna ha avanzato richiesta di risarcimento danni ammontanti, al centesimo, a 617.555,72 euro, con la messa in mora del Comune, e di seguito invitando l’amministrazione cittadina alla negoziazione assistita.
L’amministrazione comunale, però, ha deciso di non aderire alla richiesta, «per carenza dei presupposti di responsabilità».
A quel punto, il 25 gennaio 2022, il legale della signora ha deciso di far notificare un atto di citazione del Comune in Tribunale.
L’udienza si è tenuta il 12 settembre scorso. In quell’occasione è stato nominato dal giudice del Tribunale il Consulente tecnico d’ufficio. Di conseguenza, «considerata l’onerosità della controversia», il Comune ha deciso di nominare un proprio Consulente tecnico per poter espletare la perizia sulla persona della signora. L’incarico per la consulenza medico legale è stato affidato al dottor Francesco Faggiano.
Una bella gatta da pelare, per l’amministrazione leccese, che ogni giorno si trova a fare i conti con richieste di risarcimento per danni in sinistri stradali e altri inconvenienti che, puntualmente, fanno lievitare l’ammontare dei debiti fuori bilancio.