Il fattore D in economia e finanza, un convegno multidisciplinare per favorire una piena parità di genere, partendo dalla riflessione sul ruolo della donna. L’Italia è il fanalino di coda del Vecchio Continente. Da questo assunto da ribaltare nasce il congresso voluto da FIDAPA sezione di Terra d'Otranto in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità del Comune di Urp Maglie con i patrocini di Unisalento, della Provincia di Lecce e del Comune di Maglie. Come valorizzare la formazione economico finanziaria per le donne? Come ridurre il gender gap? Numerose le sollecitazioni e gli spunti posti sul tavolo della discussione che ha registrato la partecipazione delle amministrazioni del territorio, dei rappresentanti delle altre sezioni FIDAPA e delle associazioni di volontariato. Il primo cittadino di Maglie, Ernesto Toma, ha posto l’accento sull’impegno delle istituzioni a sostenere iniziative finalizzate ad una cittadinanza consapevole e attiva.
A riprova di questa attenzione la presenza di un numero considerevole di donne nell’amministrazione comunale. La dirigente scolastica del liceo ospitante l’iniziativa, Anna Antonica, ha sottolineato l’importanza della formazione perché le donne possano essere libere e indipendenti nelle scelte che determinano il loro futuro. Valeria Stefanelli, presidente del Corso di Laurea in Economia e finanza a Unisalento e docente ordinario di Economia degli intermediari finanziari presso il dipartimento di Scienze dell’Economia nell’Università del Salento nonché Visiting Fellow presso L’università di Wales (Bangor, Uk), Paola Soccorso, economista senior presso la divisone Studi della CONSOB e Maria Assunta Pezzuto, european financial advisor EFPA, personal financial planning KIWA CERMET, hanno animato la discussione toccando i nervi scoperti del gender gap, riscontrabili in tutti i campi.
L’evento è stato moderato dall’avvocato Mariagrazia Marrocco che ha puntato l’attenzione sulla necessità di alimentare con professionisti dedicati la fiducia e l’autostima delle studentesse e delle donne che devono accompagnare i percorsi di formazione nelle materie cosiddette “maschili”, quali l’economia e la finanza e le materie STEM. «Alla formazione puramente tecnico-didattica – ha chiosato la Marrocco – va affiancata la cura dell’intelligenza emotiva che rende l’individuo forte e consapevole del proprio valore per sé e per gli altri».