LECCE - Arriva la condanna in Appello a 9 anni e 5 mesi di reclusione, per l'automobilista che, ubriaco e contromano, travolse padre e figlio in scooter in viale Marche a Lecce. Albino Saracino, 60enne leccese, perse la vita a seguito del drammatico incidente.
La Corte d'Appello, nelle scorse ore, ha ridotto la pena nei confronti di Marin Traykov, 41enne di origini bulgare. In primo grado, il giudice monocratico Maria Francesca Mariano lo aveva condannato a 14 anni di reclusione.
L'imputato rispondeva del reato di omicidio stradale aggravato dall’uso di sostanze alcoliche. Non solo, anche di lesioni personali e ricettazione. Per quest'ultima accusa, la Corte ha dichiarato l'estinzione del reato per prescrizione.
Marin Traykov è difeso dall’avvocato Benedetto Scippa che potrà presentare ricorso in Cassazione.
Il figlio di Albino Saracino, era parte civile nel processo di primo grado, attraverso l’avvocato Angelo Massimo Benedetto, ed il giudice aveva disposto in suo favore il risarcimento del danno in separata sede.
In base a quanto emerso nel corso degli accertamenti svolti dagli agenti della Polstrada, Traykov si trovava al volante della sua Bmw, ubriaco (dall’alcol test emersero valori del sangue cinque volte superiori al limite consentito) e contromano, quando, l’11 dicembre del 2017, travolse lo scooter Piaggio su cui viaggiavano Albino Saracino ed il figlio all'epoca dei fatti 17enne.
La tragedia si consumò su viale Marche, a due passi dall’Istituto “De Pace”. Padre e figlio erano diretti alla stazione, dove il ragazzo avrebbe dovuto prendere il treno per andare a scuola. Poi l’impatto, terribile. Il 60enne, sbalzato dalla sella, morì sul colpo.
Il ragazzo venne accompagnato d’urgenza al nosocomio salentino e ricoverato nel reparto di rianimazione.
Traykov venne arrestato e condotto in carcere. Durante l’udienza di convalida, ha riferito di non aver visto lo scooter, forse per la stanchezza. Dopo alcuni mesi trascorsi in carcere, il 41enne è tornato in libertà.