SPECCHIA - La rimozione di alcuni rifiuti fuori da un’abitazione si conclude a carte bollate fra la sindaca Anna Laura Remigi, un cittadino e due vigili urbani. Detta così, la storia non sembra rocambolesca come invece è stata: il cittadino è andato in municipio sbraitando e con l’intenzione, affatto celata, di aggredire il primo cittadino. Ma è stato bloccato in tempo.
Andiamo con ordine. I due rappresentanti della polizia municipale infatti, nei giorni scorsi si sono recati a casa di un 45enne di Specchia già noto alle forze dell’ordine, per intimargli di ripulire la zona dalla massa ingombrante di rifiuti accatastati fuori dall’uscio dell’abitazione. Forse per giustificare l’intervento, i due vigili avrebbero anche “confessato” di essere stati inviati dal sindaco. L’uomo, a quel punto, su di giri per la rabbia, si è presentato in Municipio accompagnato dalla moglie con l’intenzione di vendicarsi.
Non appena varcata la soglia, i coniugi hanno iniziato a sbraitare, fino a che l’uomo non ha addirittura minacciato di voler picchiare la prima cittadina. Fortunatamente, l’intervento del responsabile dell’ufficio tecnico e di un altro funzionario hanno scongiurato la possibilità che l’uomo raggiungesse la sindaca Remigi.
«Era da tempo che quest’uomo, notoriamente pericoloso, accumulava rifiuti vicino la sua abitazione, arrivando a invadere la strada e diventando un vero problema per l’incolumità pubblica e la circolazione - racconta la prima cittadina - Molti cittadini si erano lamentati dello stato in cui versava quella zona del centro di Specchia ed era giunto il momento di fare qualcosa. I primi di febbraio ho scritto alla Polizia Municipale di intervenire sul posto per riportare l’ordine, l’igiene e il decoro pubblico, e applicare le sanzioni come previsto dalla legge».
I vigili sono intervenuti soltanto qualche giorno fa e avrebbero spifferato alla coppia di “sporcaccioni” che il loro intervento fosse stato ordinato dalla sindaca: «Quando l’uomo è entrato nel Comune, è stato fermato al piano inferiore dal Responsabile dell’ufficio tecnico al quale ha gridato di aver saputo dal comandante della Polizia locale e da una vigilessa che il loro intervento era stato ordinato da me, che erano stati “costretti dal sindaco” e per questo motivo voleva picchiarmi - continua Remigi - Me la prendo con lui, ma anche con i miei vigili, che anziché proteggere il sindaco, così come qualsiasi altra persona, lo hanno messo in pericolo. Ho paura ad uscire di casa perché potrei trovarmelo davanti in qualsiasi momento, è un uomo che sta spesso in giro e che è famoso in paese per la sua aggressività. Chi si occuperà di salvaguardare la mia incolumità?» conclude.
La sindaca ieri sera si è recata al Commissariato di Taurisano dove ha denunciato l’uomo per minacce. I due rappresentanti della Polizia Locale sono invece stati denunciati alla Procura della Repubblica e deferiti alla Commissione disciplinare.