SURBO - È stato sottoposto a sequestro dai vigili urbani per carenza di autorizzazioni il circo Amedeo Orfei di stanza da qualche giorno a Surbo dove la settimana scorsa un domatore è stato azzannato e ferito da una tigre durante lo spettacolo. Si tratta di un sequestro provvisorio d’urgenza disposto nella serata di ieri dalla polizia municipale che ha verificato l’assenza dell’autorizzazione per i pubblici spettacoli che viene rilasciata dall’ufficio Suap del Comune. I vigili hanno provveduto a mandare gli atti in Procura, al magistrato di turno Alberto Santacatterina che entro 48 ore dovrà valutare se convalidare il sequestro e in che termini. Il titolare del circo, Lino Orfei, che è indagato per mancanza di titoli autorizzativi per pubblici spettacoli, è stato nominato custode giudiziario. Il sequestro non ha nulla a che fare con il ferimento del domatore, Ivan Orfei, figlio del titolare del circo.
LA RICHIESTA DI OIPA
«Chiediamo al ministero della Cultura di sostenere con denaro pubblico, e dunque proveniente anche dai contribuenti, i soli circhi senza animali in quanto rispettosi del nuovo articolo 9 della Costituzione che tutela anche gli animali».
E’ la richiesta di Oipa, Organizzazione internazionale protezione animali, dopo l’aggressione subita da Ivan Orfei, il domatore 31enne azzannato e ferito da una tigre durante un’esibizione a Surbo (Lecce) nello stesso circo che ieri sera è stato sequestrato dalla polizia locale per assenza di autorizzazioni. «Ci chiediamo - prosegue il presidente dell’Oipa Massimo Comparotto - per quanto tempo ancora la direzione generale dello Spettacolo del ministero della Cultura continuerà a versare denaro pubblico ai circhi con gli animali». «Il circo Amedeo Orfei ha ricevuto contributi pubblici del Fondo unico per lo spettacolo. Chiediamo che queste somme - conclude Comparotto - siano stanziate per i circhi che mostrano i talenti umani e non le penose costrizioni di esseri senzienti costretti dall’uomo a dare spettacolo a forza di pesanti addestramenti e una vita di cattività dietro le sbarre, con spazi a disposizione esigui e perennemente sotto stress».
Sull'aggressione interviene anche Maria Teresa Corsi di Verdi ambiente e società onlus Lecce. «Crediamo che queste esibizioni nei circhi, con sottomissioni innaturali di animali selvatici, debbano definitivamente finire. Non è stato bello, specie per i bimbi, assistere alla ribellione della tigre a danno del suo domatore. Gli animali, come gli umani - continua - hanno una loro dignità e spesso mal sopportano umiliazioni e sottomissioni. Scoprire poi - conclude - che questo circo non aveva le necessarie autorizzazioni per svolgere l'attività, ci indigna maggiormente ritenendo che si sia messa in pericolo la partecipazione di intere famiglie che hanno assistito agli spettacoli».