Domenica 07 Dicembre 2025 | 18:26

Strisce blu a Lecce, avanza la protesta: «Il Comune faccia dietrofront»

Strisce blu a Lecce, avanza la protesta: «Il Comune faccia dietrofront»

 
Gaetano Gorgoni

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Gaetano Gorgoni

Strisce blu a Lecce, avanza la protesta: «Il Comune faccia dietrofront»

L’opposizione ieri ai Salesiani per dare manforte ai commercianti: «Promesse tradite». Pankiewicz ribatte: «Risolviamo problemi ereditati»

Domenica 07 Dicembre 2025, 10:35

Cresce il malcontento nelle zone della città dove l’arrivo delle strisce blu previsto per gennaio ha acceso una protesta che diventa sempre più visibile e organizzata, con i cartelloni sulle vetrine delle attività commerciali che chiedono all’amministrazione di fare un passo indietro. «Scendete da Palazzo Carafa e venite a parlare con commercianti e residenti, che non vogliono le strisce blu in zone periferiche della città», ha detto il consigliere di minoranza Antonio De Matteis, facendosi interprete dei malumori dei diversi quartieri, a partire dai Salesiani, dove ieri mattina, i vertici e i consiglieri del “campo largo” leccese (M5S compreso) hanno incontrato cittadini e operatori commerciali per denunciare quella che definiscono «la bugia di un falso consenso» attorno all’estensione della sosta tariffata.

Sono stati distribuiti volantini che mettono a confronto il vecchio piano Salvemini con quello elaborato dall’attuale maggioranza, mostrando come il colore blu si allarghi in maniera significativa nelle aree considerate tradizionalmente più periferiche (dalla stazione a via Taranto, dai Salesiani fino in piazza Partigiani).

Secondo De Matteis, in nessuno dei sopralluoghi delle ultime settimane è stato possibile trovare un residente o un commerciante favorevole alle modifiche. «A partire dai primi giorni di gennaio - ha ricordato - il nuovo piano introdurrà oltre dodicimila nuovi stalli a pagamento. Chiedo al sindaco, agli assessori e ai colleghi di maggioranza di ascoltare i nostri concittadini prima di imporre una scelta così delicata e impattante».

Una richiesta di confronto che, nelle intenzioni delle opposizioni, non riguarda solo la rimodulazione dei parcheggi, ma anche la credibilità degli impegni presi in campagna elettorale. Nei giorni scorsi un comunicato del centrosinistra aveva parlato di una «promessa tradita», sostenendo che i «nuovi parcheggi» annunciati non sarebbero altro che un’ampia estensione delle aree a pagamento, senza alcun incremento reale degli spazi disponibili e senza una strategia di mobilità coerente con le esigenze quotidiane di famiglie, lavoratori e commercianti. In particolare, il quartiere Salesiani viene indicato come uno dei più penalizzati, destinato - secondo le opposizioni - a vedere aumentare costi e difficoltà senza alcun vantaggio in termini di vivibilità.

A spegnere le polemiche ha provato il presidente della Commissione attività produttive, Bronek Pankiewicz, che ha parlato di «mistificazione», ricordando come proprio la precedente amministrazione avesse pianificato aumenti generalizzati delle tariffe e avesse tentato di rendere operativo quel piano «scellerato» nonostante la sconfitta elettorale. Il consigliere di maggioranza ha poi sottolineato che il sindaco Adriana Poli Bortone si è sempre opposta a rincari indiscriminati e che la nuova riforma risponde a un’esigenza reale: regolare aree che, negli ultimi vent’anni, hanno cambiato volto e funzione. «La nostra scelta non è stata la più comoda - ha concluso Pankiewicz - ma è quella che migliora la vivibilità dei quartieri, tutela i residenti e offre alternative concrete, dal parcheggio di prossimità al trasporto pubblico. Governiamo per risolvere problemi che altri hanno ignorato, con serietà e trasparenza».

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