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Corruzione al Comune di Otranto: chiuse indagini, 60 indagati

 
Redazione online

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Corruzione al Comune di Otranto: chiuse indagini, 60 indagati

L’indagine il 12 settembre scorso portò all’arresto dei fratelli Pierpaolo e Luciano Cariddi, rispettivamente sindaco ed ex sindaco

Mercoledì 21 Dicembre 2022, 14:36

22 Dicembre 2022, 15:07

OTRANTO - Un avviso di conclusione delle indagini preliminari viene notificato dalla Procura di Lecce a 60 indagati nell’inchiesta chiamata 'Hydruntiade' sul comune di Otranto, ritenuto epicentro di un giro di corruzione. L’atto, che solitamente precede la richiesta di rinvio a giudizio, è firmato dal procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone e dal sostituto Giorgia Villa. L’indagine il 12 settembre scorso portò all’arresto dei fratelli Pierpaolo e Luciano Cariddi, rispettivamente sindaco ed ex sindaco di Otranto (Lecce), e di altre otto persone. I due sono accusati di aver organizzato e capeggiato una presunta associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e di diversi altri reati attraverso i quali avrebbero favorito imprenditori attivi nel settore turistico.

LASCIATO IL CARCERE VANNO AI DOMICILIARI

Lasciano il carcere e vanno agli arresti domiciliari Pierpaolo e Luciano Cariddi, i fratelli ed ex sindaci di Otranto arrestati lo scorso 12 settembre con l'accusa di essere a capo di un’associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e al compimento di reati contro la pubblica amministrazione. Il gip di Lecce Cinzia Vergine ha disposto l’attenuazione della misura cautelare, con parere favorevole della Procura, concedendo gli arresti domiciliari dopo la chiusura delle indagini preliminari, notificata ai 60 indagati ieri. Oltre ai Cariddi, che per 15 anni hanno gestito l'amministrazione comunale di Otranto, a settembre furono arrestate altre otto persone in un’indagine su una presunta associazione per delinquere attraverso la quale i quali Cariddi avrebbero favorito imprenditori attivi nel settore turistico.

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