RUFFANO - Nessun caso di stalking. Assoluzione con formula piena per un imprenditore di Ruffano di 52 anni accusato di stalking da parte della ex moglie. La vicenda risale al 2015, quando la donna decide di varcare la soglia della Questura di Lecce per denunciare il marito. Raccontò di essere perseguita perché il marito - stando alla sua versione dei fatti - non accettava la separazione. Per avallare il suo racconto, la donna aveva anche mostrato la copia di numerosi messaggi ingiuriosi ricevuti dall’utenza mobile del marito.
Non solo, avrebbe anche riferito che di essere pedinata e che il marito ormai da tempo aveva preso l’abitudine di stazionare nei pressi della sua nuova abitazione. Sulla base della denuncia presentata, i questore aveva preventivamente emesso un provvedimento di ammonimento nei confronti del 52enne di Ruffano, al quale fu intimato a cessare ogni «atto persecutorio» nei confronti della moglie. La storia, però, non è finita lì approdando poi dinanzi ad un giudice, al cospetto del quale la moglie si era anche costituita parte civile. Nel corso del processo, oltre a ribadire gli atti persecutori, la donna aveva anche riferito di aver subito minacce: in un caso anche con una pistola giocattolo.