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Lecce, morto a 90 anni il «re» della puccia

 
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Lecce, morto a 90 anni il «re» della puccia

Si tratta di Giovannino Caccetta. Era stato l’«inventore» della puccia: un tipo di pane che bene presto è stato apprezzato non solo nel Salento ma in tutta la Puglia e nel resto d’Italia

Sabato 15 Ottobre 2022, 18:01

LECCE - Aveva creato uno dei «marchi» che hanno reso famoso il Salento in tutta Italia.

È morto la scorsa notte a novant’anni Giovannino Caccetta. Era stato l’«inventore» della puccia: un tipo di pane che bene presto è stato apprezzato non solo nel Salento ma in tutta la Puglia e nel resto d’Italia.

Caccetta era stato un falegname prima di dedicarsi ala pasticceria.

Erano gli anni Settanta quando nella sua Trepuzzi aprì il «King»: un bar diventato presto punto di riferimento per i giovani del paese.

Come tante altre ricette, quella della puccia è nata per caso, forse per uno sbaglio nel dosaggio degli ingredienti. Sembra che, non avendo nulla da mangiare, un bel giorno Caccetta decise di utilizzare gli avanzi dell’impasto del pane lievitato di più. Poi, lo schiacciò e lo infornò. A quel punto la puccia era cosa fatta: ottima per essere farcita.

Nel 1982, alcuni famigliari di Caccetta hanno dato vita a Lecce alla prima pucceria.

Un piatto, farcito a piacere, che riuscì subito a conquistare i leccesi ma anche i turisti.

Non è un caso che oggi si possano contare puccerie sparse in vari centri pugliesi e anche in tutta Italia.

Qualcuno ha anche avviato locali con pucce all’estero.

Sembra però, che a fronte della diffusione di questo tipo di pane, la famiglia Caccetta ha comunque conservato una ricetta segreta che viene tramandata di generazione in generazione da quarant’anni.

Il primo locale aperto a Lecce è quello in viale Leopardi, che esiste ancora oggi, gestito dalla nipote di Giovannino (figlia di Luciano) Federica e suo marito Mirko.

Caccetta, la cui morte ha destato commozione in paese dove era molto conosciuto e stimato al di là della sua preziosa invenzione, è stato un esempio per l’imprenditoria locale grazie anche al suo estro e alla sua fantasia.

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