Sabato 06 Settembre 2025 | 18:14

Lecce, assolto con formula piena, l'accusatore rischia calunnia

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

usura

Un noto imprenditore leccese era finito sotto processo dopo la denuncia di un 34enne che aveva dichiarato di aver ricevuto da lui un prestito con tasso del 200%

Lunedì 10 Ottobre 2022, 20:19

20:20

LECCE - L’imprenditore accusato di usura viene assolto con formula piena e la presunta ipotetica vittima, che lo aveva denunciato, finisce nel mirino della Procura e rischia di essere accusato di calunnia.

Accade a Lecce dove il Tribunale, in composizione collegiale, presidente Pietro Baffa, ha assolto «perché il fatto non sussiste» un noto imprenditore leccese di 54 anni finito sotto processo dopo la denuncia di un 34enne. Quest’ultimo aveva dichiarato di avere ricevuto un prestito di 4mila euro nel 2014, tramite un assegno, dall’imprenditore che in cambio gli avrebbe chiesto un tasso di interesse di oltre il 200%, nettamente al di sopra del limite di legge.

Ora i giudici hanno disposto la trasmissione degli atti alla Procura perché valuti la sussistenza di eventuali reati a carico del 34enne, che potrebbe essere accusato di calunnia, dalla cui denuncia era scaturito il caso giudiziario.
Il pm Donatina Buffelli aveva chiesto l’assoluzione, ma con la formula dubitativa. L’imprenditore era difeso dagli avvocati Antonio Savoia e Luigi Covella che nel corso del dibattimento avevano sollevato l’inattendibilità del denunciante. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)