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Gallipoli: «Mala movida» e disagi

 
Giuseppe Albahari

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Giuseppe Albahari

Gallipoli: «Mala movida» e disagi

Movida nel borgo antico, foto di Giuseppe Capraro

Insorge il centro storico: «Nulla è cambiato rispetto al passato». Parte l'appello al sindaco Minerva

Domenica 24 Luglio 2022, 12:38

GALLIPOLI - Centro storico. Ovvero: «Una situazione fuori controllo che registra atteggiamenti di sfida nei confronti dell’Autorità costituita, la quale manca della capacità di contrasto efficace e risolutiva». È dura nei contenuti, la nota dell’associazione che riunisce «Abitanti e amici del centro storico di Gallipoli». Il presidente Roberto Piro l’ha inviata, «con spirito di collaborazione», al sindaco Stefano Minerva e al dirigente della Polizia Locale per sollecitare interventi risolutori delle problematiche elencate.

Le proteste riguardano irregolarità registrate in diversi settori, dall’occupazione di suolo pubblico al deposito di rifiuti e alla sosta selvaggia di autoveicoli, ma sul gradino più alto del podio è insediata fermamente la musica diffusa ad alto volume in piena notte. Nelle scorse settimane, il sindaco ha firmato un’ordinanza che fino all’8 agosto limita alla mezzanotte le emissioni acustiche e sonore all’interno e all’esterno degli esercizi pubblici che svolgano intrattenimento musicale, sia dal vivo, sia con altri mezzi di diffusione. Sul versante della repressione, la sanzione amministrativa prevista per l’inquinamento acustico parte da 25 euro e raggiunge i 500 in caso di seconda trasgressione nell’anno solare, mentre ulteriori reiterazioni espongono l’esercizio al rischio sospensione dell’attività per 15 giorni da parte della Questura.

«Nonostante gli impegni assunti in più incontri, peraltro condivisi unanimemente da tutte le rappresentanze presenti nell’Osservatorio per il Centro storico, e la nuova regolamentazione, nulla è cambiato rispetto alle passate stagioni», sostiene Piro. Il quale contesta che alle dichiarazioni di «tolleranza zero» affidate ai media dall’amministrazione comunale non siano seguiti controlli e azioni sanzionatorie. In conseguenza, «numerosi esercizi pubblici protraggono trattenimenti musicali all’aperto, complementari all’attività di somministrazione, ben oltre mezzanotte, in alcuni casi sino alle 4 del mattino e con emissioni oltre la soglia di decibel consentita nei centri abitati. A questo si aggiungano gli schiamazzi di avventori ed astanti».
Gli altri scenari riguardano le occupazioni di suolo pubblico «in eccedenza rispetto a quello autorizzato, a volte per più del doppio, o addirittura senza che ve ne sia titolo». I contenitori per la raccolta differenziata degli esercizi commerciali «collocati su suolo pubblico, che comportano inconvenienti sanitari e danno all’immagine della città e in alcuni casi, collocati su marciapiedi, impediscono di fatto il transito dei pedoni costringendoli ad occupare la carreggiata stradale». Infine, la «sosta selvaggia di autoveicoli», con una citazione per piazza Aldo Moro, prossima al centro storico, «zona pedonale costantemente occupata ed attraversata da auto e motocicli».

Insomma, il quadro complessivo disegna una situazione fuori controllo «che si riverbera negativamente sull’immagine della città, sulla sicurezza e tranquillità dei cittadini e fa venir meno la fiducia nelle Istituzioni, con sempre più diffusi atteggiamenti di rassegnazione, ma anche con il rischio di reazioni scomposte che potrebbero mettere a repentaglio ordine e sicurezza pubblica. Si ha l’impressione che da taluni venga un atteggiamento di sfida nei confronti delle norme e dell’Autorità costituita e che quest’ultima non abbia una capacità di contrasto efficace e risolutiva».

Per questo Piro chiede a Minerva un’iniziativa urgente, coordinata con le Forze dell’ordine, destinatarie anche esse della nota, per pianificare efficacemente controlli e repressione degli illeciti.

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