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Salento, lidi e ristoranti in crisi di personale

 
Emanuela Tommasi

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Emanuela Tommasi

Salento, lidi e ristoranti in crisi di personale

L’allarme di Confcommercio: «Costretti a ridimensionare i servizi ai clienti»

Venerdì 08 Luglio 2022, 12:36

«Attività turistiche costrette a ridimensionare il servizio». Il presidente di Federalberghi-Confcommercio, Raffaele De Santis, rinnova l’allarme sulle conseguenze della carenza di personale, a estate inoltrata. «Il comparto turistico territoriale sta già registrando numeri importanti in questa prima parte della stagione - dice De Santis - ma al tempo stesso la difficoltà sempre più strutturale a reperire personale da parte degli imprenditori sta portando al paradosso che, ormai nell’immediata vigilia dell’alta stagione, alcune attività siano costrette a ridimensionare il servizio al cliente in termini di orari, giorni di apertura e attività complementari, pensiamo ai ristoranti all’interno dei lidi. Il tema è serio - sottolinea - perché attiene al futuro della destinazione Salento e alla capacità del comparto turistico-ricettivo di mantenere standard di qualità e servizi adeguati, in un contesto di mercato in cui nessuna meta turistica può pensare di vivere di rendite di posizione».

La situazione è critica. «Vediamo la punta dell’iceberg di un problema che ha anche tante altre sfaccettature - spiega De Santis - quali la persistenza dell’elevato costo del lavoro in termini di tassazione, la natura ancora prevalentemente stagionale della maggior parte delle attività turistiche e anche, in un certo senso, la natura prevalentemente micro di queste attività. C’è anche un elemento culturale che tendiamo a sottovalutare ma che è ancora fortemente presente - rimarca - ossia il senso comune diffuso che tende ad associare il settore turistico a lavori stagionali, non particolarmente qualificati né attrattivi se non per brevi periodi della vita». Ma, sostiene De Santis, «anche il settore turistico può produrre occupazione e professionalità high skill, sia nei ruoli tecnici che in quelli impiegatizi, attrattive per i giovani che intendano formarsi per restare a lavorare qui nonché strategiche per la crescita del mondo dell’impresa e del sistema territoriale».

Federalberghi Confcommercio da mesi sta lavorando in tal senso. «Abbiamo preferito porci in modo costruttivo e propositivo avviando, ad esempio, un proficuo dialogo con tutti gli istituti alberghieri - ricorda il presidente - provando a facilitare il loro collegamento con il mondo dell’impresa. Al tempo stesso ci siamo impegnati per dare gambe all’accordo quadro sottoscritto a livello nazionale da Federalberghi con la rete degli Istituti Tecnici superiori per il Turismo; ci siamo impegnati a promuovere e a diffondere la Borsa Lavoro Turismo - ricorda - la piattaforma regionale di “matching” fra domanda e offerta di lavoro nel settore. Uno strumento che ha per altro il valore aggiunto della bilateralità della presenza all’interno dell’Ebt delle associazioni datoriali e dei sindacati. A garanzia istituzionale di legalità, qualità del lavoro e applicazione del Ccnl».

De Santis, però, ritiene che «il tema merita di essere affrontato in maniera sinergica da tutte le istituzioni e gli stakeholders del territorio: amministrazioni pubbliche, associazioni di categoria, sindacati, Università, mondo della scuola e della formazione professionale, centri per l’impiego. Un approccio sistemico e costruttivo, al di fuori di steccati di posizione, ma con l’ambizione di una presa in carico collettiva che attiene al futuro del territorio, del turismo e dell’economia».

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