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Non trova donne «adeguate» per la sua Giunta: sindaco di Salice nella bufera

 
Vincenzo Sparviero

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Vincenzo Sparviero

Non trova donne «adeguate» per la sua Giunta: sindaco di Salice nella bufera

La «rete delle donne costituenti» scrive alla consigliera di parità

Martedì 05 Luglio 2022, 13:39

SALICE SALENTINO (LECCE) - Ha dichiarato pubblicamente di non riuscire a trovare donne «adeguate» da inserire nella sua Giunta. Ha pure spiegato di aver chiesto alle consigliere elette e a quelle inserite nelle liste elettorali di far parte del suo esecutivo. Infine, si sarebbe rivolto anche all’esterno, ma la risposta sarebbe stata sempre la stessa: «No, grazie».

Arriva la prima «grana» per il neo sindaco Mimino Leuzzi che - nominando la Giunta - non avrebbe rispettato il criterio delle pari opportunità indicato in una precisa legge dello Stato.

Una forte critica (e non solo) arriva dalla «Rete delle Donne Costituenti di Puglia» che hanno scritto alla consigliera regionale di Parità  supplente per la Puglia, Stella Sanseverino, allo scopo di «richiedere un intervento rispetto alla situazione incresciosa che si è venuta a creare a Salice Salentino, dove il sindaco neo-eletto Leuzzi, nel formare la sua Giunta non ha inteso applicare il comma 137, dell’art.1 della legge n.56/2014 il quale dispone che “nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40%, con arrotondamento aritmetico».

La consolidata giurisprudenza impone ormai a ogni sindaco dei Comuni di almeno 3.000 abitanti (e Salice Salentino ha circa 8.200 abitanti), anche quando non abbia tra i consiglieri eletti un numero sufficiente di donne elette, di applicare il richiamato principio normativo e «ancor più l’atteggiamento del Sindaco appare inaccettabile, avendo lo stesso dichiarato che non vi sarebbero donne con adeguate competenze disposte ad accettare un impegno diretto in Giunta».

«Al netto di ogni ulteriore iniziativa per segnalare al sindaco Leuzzi le innumerevoli risorse umane e professionali di donne salentine che avrebbero competenze tali da elevare la qualità complessiva della Giunta che lo stesso ha inteso nominare - chiede la coordinatrice Tea Dubois -, la preghiamo di intervenire  perché questo atteggiamento di tale sufficienza rispetto ad un principio cardine per la democrazia paritaria nel nostro Paese e nei territorio non cada nel silenzio e nella indifferenza del mondo istituzionale, se necessario e possibile anche supportando le altre iniziative già annunciate dinanzi al Giudice Amministrativo».

E proprio al Tar intendono fare ricorso Cosimo Gravili e Francesca Scalinci, del gruppo “Salice 2030” che intanto hanno segnalato la situazione al prefetto e alle consigliere per le Pari opportunità della Provincia e della Regione per chiedere un “intervento immediato”.

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