LECCE - I turisti denunciano chiazze maleodoranti in mare e gli amministratori attivano i controlli sulle acque di balneazione.
Una segnalazione ai carabinieri di Gagliano del Capo è stata presentata l’altro ieri da due villeggianti milanesi, che avevano lamentato la presenza di «liquami» tra le marine di Guardiola (Corsano) e Novaglie (condivisa tra Alessano e Gagliano del Capo).
«Da due mesi a questa parte - hanno scritto nella denuncia - tra la baia del Ciolo, quella di Novaglie e la Guardiola, ogni mattina, sempre nelle stesse fasce orarie, si verifica la presenza di liquami presumibilmente tossici e dannosi alla salute delle persone e dell’ambiente, con grave danni all’indotto turistico del posto».
Il fenomeno non è sconosciuto, tant’è che l’Amministrazione locale di Corsano, dove ricade il più vicino impianto di depurazione, si è attivata già da tempo.
«Un malfunzionamento del nostro depuratore deve essere categoricamente escluso perché da dieci giorni le acque vengono riversate nei campi e non più in mare - spiega il sindaco di Corsano Biagio Raona - ovviamente dopo i dovuti controlli chimici da parte della Asl. Riguardo alle chiazze segnalate in mare le ipotesi potrebbero essere varie. Ciclicamente si assiste alla fioritura di un’alga che ha invaso le nostre acque per un fenomeno di tropicalizzazione, una seconda ipotesi potrebbe essere il malfunzionamento di altri impianti di depurazione vicini, un terzo scenario potrebbe essere lo sversamento non autorizzato di qualche nave in transito.
I turisti hanno chiesto un intervento urgente al fine di risolvere il grave problema che, ipotizzano, potrebbe essere legato a uno sversamento di origine dolosa.
«Intorno alle 10 di ogni mattina – spiega uno dei turisti che ha sporto denuncia – riscontriamo la presenza di schiuma (a volte leggera, a volte molto consistente) su tutta la costa che va dalla Guardiola a Novaglie sino al Ciolo. È una cosa condivisa anche da altri villeggianti, ma io conosco bene il posto perché vengo a fare il bagno da vent’anni, anche d’inverno. So riconoscere quando l’acqua è pulita, ma in questo periodo non lo è. Anche negli anni passati abbiamo notato lo stesso problema pur se in maniera meno evidente. Da due mesi a questa parte, però, la situazione è diventata insostenibile».
Intanto Raona ha chiesto ulteriori controlli.ù
«Stiamo attivando immediatamente l’Arpa per effettuare dei campionamenti nelle acque di balneazione, perché la sicurezza della salute pubblica è prioritaria – annuncia il sindaco corsanese – non appena saranno pronti i risultati li renderemo noti».
«Nel caso venisse accertata una origine dolosa del fenomeno - fa sapere il vicesindaco di Corsano Francesco Caracciolo - ci costituiremo parte civile perché come amministrazione saremmo parte lesa».