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Parco eolico galleggiante nel canale d’Otranto, i sindaci sono in attesa del «no» della Regione

 
Giovanni Nuzzo

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Giovanni Nuzzo

Parco eolico galleggiante nel canale d’Otranto, i sindaci sono in attesa del «no» della Regione

I primi cittadini dei comuni che si affacciano sulla costa salentina sperano che anche Emiliano respinga il progetto

Martedì 05 Aprile 2022, 13:35

Dopo l’ennesimo rinvio del voto in Consiglio regionale contro il progetto del parco eolico off shore nel canale d’Otranto, i sindaci della fascia costiera tra Otranto e Santa Maria di Leuca sperano che la seduta odierna esprima un voto a loro favore. Alcuni amministratori comunali sono fiduciosi che il progetto venga spazzato via, altri sono scettici a causa delle osservazioni di impatto ambientale, i cui termini sono ormai scaduti, e c’è chi invoca ristori alla società «Odra energie».

I sindaci del fronte del «no» che si affacciano sulla costa salentina ne stanno discutendo da oltre cinque mesi dalla prima mobilitazione che si è svolta a Porto Miggiano di Santa Cesarea Terme, ora attendono che il presidente Michele Emiliano dia la stoccata vincente. «Abbiamo sempre espresso la nostra contrarietà al progetto off shore galleggiante – afferma il sindaco di Santa Cesarea Terme, Pasquale Bleve – non perché a priori diciamo no alle energie rinnovabili, ma vogliamo solo salvaguardare il paesaggio e la fascia costiera. Riteniamo che il progetto vada spostato altrove e sistemare le pale che dovrebbero raggiungere un’altezza di 270 metri sul livello del mare. Non siamo neanche d’accordo di spostarle più a largo possibile nel canale d’Otranto perché non si risolverebbe nulla».

Fiducioso in un voto favorevole della Regione contro l’eolico nel basso Adriatico è il sindaco di Castro, Luigi Fersini. «Ci siamo riuniti proprio nella sede municipale di Castro – dice il primo cittadino – con il consigliere Paolo Pagliaro ed altri sindaci della zona per manifestare il nostro dissenso al progetto. Sono ben 72 i sindaci della provincia e la stessa Provincia di Lecce ad opporsi insieme all’assemblea dei sindaci convocata nei mesi scorsi. Se poi a queste delibere si aggiungerà anche la Regione Puglia, avremo più forza a manifestare la nostra contrapposizione al Ministero della Transizione ecologia». Scettico sui risvolti della questione eolica in Consiglio regionale, il sindaco di Diso, Salvatore Coluccia: ritiene che il governo attraverso il suo Ministero abbia già da tempo deciso la realizzazione della piattaforma. «Rispetto al progetto iniziale il parco eolico ha già subito una variante spostando più a Sud di Castro sino a Leuca l’impianto eolico allontanando gli aereogeneratori posizionati a 12 chilometri dalla costa, ragion per cui tutto è stato deciso dall’alto. Sono convinto che la questione sia politica, che coinvolge sia la parte nazionale che regionale. Prova ne sia, che la proposta di Pagliaro sia stata rinviata più volte da oltre tre mesi». Il sindaco di Andrano, Salvatore Musarò, resta in attesa delle valutazioni che il consiglio regionale fornirà oggi e dice: «Al di là delle determinazioni, comunque rimane il problema dell’impatto visivo e naturalistico delle 90 pale eoliche di fronte alla costa». «Come sindaci abbiamo espresso più volte le nostre perplessità sui parchi eolici – dichiara il sindaco di Tricase, Antonio De Donno – ma non in assoluto essendo inevitabile superare l’approvvigionamento da fonti fossili e limitare la dipendenza energetica dalla Russia. I nostri dubbi derivano dalla scelta del posizionamento delle pale che turbano uno skyline di assoluto valore paesaggistico e turistico e dell’assenza ad oggi di una interlocuzione diretta con le società per valutare soluzioni alternative e ristori».

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