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Rifiuti tombati, i sindaci di Surbo e Trepuzzi bussano in Procura

 
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Rifiuti tombati, i sindaci di Surbo e Trepuzzi bussano in Procura

Appello alla Regione per un monitoraggio ambientale. Intanto l'Unione del Nord Salento ribadisce: «In quelle zone nessun impianto di compostaggio»

Mercoledì 19 Maggio 2021, 15:12

Rifiuti tombati nel Nord Salento: i sindaci di Trepuzzi e Surbo chiedono un incontro con il procuratore Leonardo Leone De Castris. Giuseppe Taurino e Ronny Trio, in una nota congiunta «in difesa dell'incolumità delle  comunità e del territorio» preannunciano  che chiederanno «immediatamente un incontro al procuratore capo della Repubblica di Lecce, Leonardo Leone De Castris, per valutare tutte le azioni opportune da intraprendere».

Non solo: al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, rivolgono un appello «perché attivi immediatamente un monitoraggio dei territori interessati dai disastri ambientali» emersi dall'inchiesta giudiziaria «All black» che interesserebbero «l'area confinante con i centri urbani di Surbo e Trepuzzi. Alla Regione Puglia, all'Arpa e all'Asl chiediamo di attivare i controlli sanitari necessari per la verifica dello stato dei luoghi e dei rischi di ricaduta sulla salute delle comunità interessate».  E in quanto parte lesa, si costituiranno in giudizio negli eventuali processi che seguiranno.

Intanto, l'Unione dei Comuni del Nord Salento ribadisce l'impossibilità di realizzare impianti di compostaggio nell’area compresa tra i confini comunali di Trepuzzi, Surbo, Lecce e Squinzano. «I terreni individuati - viene spiegato -  come riportato dalle notizie di cronaca, sono oggetto di indagine dopo che nelle aree confinanti con località Parachianca, sono stati ritrovati rifiuti altamente pericolosi interrati. Questo fatto, se accertato, aprirebbe un nuovo scenario sulla situazione ambientale del Nord Salento, già stressato da insediamenti ad alto rischio e impatto ecologico». L'Unione dei Comuni del Nord Salento pertanto, ribadisce «la propria volontà a collaborare con gli Enti preposti (Regione, Ager e Comune di Lecce) individuando soluzioni condivise, che nulla hanno a che vedere con quelle al momento avanzate dal Comune di Lecce».

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