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Racale, caso Mauro Romano: «Il presunto rapitore ci paghi 2,5 milioni di euro»
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Redazione online
01 Aprile 2021
LECCE - «Mio marito è innocente. Se solo avessi avuto il minimo dubbio che possa aver fatto quello di cui è accusato, lo avrei ucciso io stessa con le mie mani " Rompe il silenzio Paola Fachechi, la moglie di Vittorio Romanelli, l’ex barbiere di Racale indagato per sequestro di persona perchè sospettato di essere il rapitore di Mauro Romano, il bambino scomparso il 21 giugno 1977 all’età di sei anni mentre giocava per strada davanti casa dei nonni. Assistita dai legali difensori Antonio Corvaglia e Giuseppe Gatti la donna ha rotto mesi di silenzio in un’intervista a Telenorba insieme al figlio.
«La Procura di Lecce ci accusa di proteggerlo, ma non è così' - racconta la donna - Lui non c'entra niente con il rapimento di Mauro. Gliel'ho chiesto ogni giorno a mio marito e gli credo. Abbiamo fatto tanto per quella famiglia. Mi spiace che abbiano perso un figlio. Questa storia ci ha distrutto anche economicamente, prosegue la donna. Mio figlio ha perso il lavoro e nessuno lo chiama per via del cognome che porta.» Madre e figlio sono indagati in un fascicolo parallelo per false dichiarazioni al Pm. «Dopo la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini, attendiamo le determinazioni della Procura - riferiscono i legali - Non abbiano paura di un eventuale giudizio, anzi. Siamo convinti che potrebbe essere la strada per chiarire la verità nelle sedi opportune , di una vicenda con troppe lacune».
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