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Melendugno, il gasdotto transnazionale diventa operativo: al via le attività commerciali

 
Elena Armenise

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Elena Armenise

Melendugno, il gasdotto transnazionale diventa operativo: al via le attività commerciali

Quattro anni e mezzo di lavori e 3.500 chilometri di tubi. Spiaggia e ulivi salvi

Lunedì 16 Novembre 2020, 09:03

MELENDUGNO - Tap, il gasdotto transnazionale diventa operativo. Al via le attività commerciali. La Trans Adriatic Pipeline (Tap) rende noto che si sono concluse le attività di realizzazione dell’infrastruttura energetica con approdo a San Foca (Comune di Melendugno in provincia di Lecce), progettata per trasportare il gas azero fino all’Italia e all’Europa.

«A quattro anni e mezzo dalla cerimonia inaugurale – fa sapere – Tap avvia le operazioni commerciali lungo gli 878 km che attraversano Grecia, Albania, Mare Adriatico e Italia. Un team di professionisti – si aggiunge - ha lavorato con competenza ed efficacia in condizioni sfidanti per consegnare nei tempi previsti e in piena sicurezza un’infrastruttura energetica strategica per l’Europa e i Paesi attraversati». Il gasdotto può trasportare 10 miliardi di metri cubi all’anno di gas dall’Azerbaijan verso i mercati europei. È stato progettato per potenziare la capacità a 20 miliardi di metri cubi all’anno.

«Sono estremamente orgoglioso di questo risultato – dichiara Luca Schieppati, Managing Director di Tap - reso possibile dall’impegno delle donne e degli uomini di Tap, dalla solida fiducia e dal sostegno dei nostri azionisti, di tutti i governi presenti lungo la catena del valore e dell’Unione Europea, così come dei fornitori e degli appaltatori che hanno lavorato al progetto». Per il presidente del Consiglio di amministrazione, Murad Heydarov, il Corridoio meridionale del gas è uno dei sistemi più affidabili per il trasporto di energia. «Componente essenziale dei tremila e cinquecento chilometri del Corridoio meridionale del gas – dichiara - Tap garantisce all’Europa una fornitura strategica e competitiva». In Italia, il gasdotto è stato realizzato fra accese polemiche, per la scelta del punto di approdo, e forti contestazioni delle comunità locali. In questi giorni si stanno ultimando alcune attività di ripristino ambientale lungo il tratto a terra. Terminate quelle nel tratto marino.

«Non vorrei che questa notizia sull’inizio delle attività commerciali sia priva di fondamento come è stata, nel 2013, quella sull’avvio dei lavori – dice il sindaco di Melendugno, Marco Potì – Abbiamo video dove si vedono ruspe e camion in movimento. L’Italia e l’Europa – aggiunge - si legheranno a paesi e governanti che si sono contraddistinti per il non rispetto dei diritti civili. Non è vero che sono stati rispettati i livelli di sicurezza – aggiunge - un operaio è morto nel cantiere Snam per la realizzazione del metanodotto di collegamento al Tap. Le due opere sono collegate. Tap non ha stabilito rapporti di fiducia con il territorio». Il primo cittadino ricorda, poi, i risvolti dal punto di vista giudiziario. «Sindaci e Regione Puglia sono parti offese e civili in un processo penale contro Tap, i suoi dirigenti e le ditte che hanno lavorato per suo conto – dice - secondo la Procura, sono stati realizzati danni ambientali e attività violando le leggi. C’è un processo in corso. Se i rubinetti del gas si apriranno, comune e associazioni chiederanno un risarcimento danni a livello nazionale e internazionale. Si compirebbe un gesto di violenza contro il pianeta».

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