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Dal Salento alla Rai il coraggio di Maria De Giovanni: «La Sclerosi Multipla non mi impedisce di essere moglie e mamma combattente»

 
Redazione online

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Dal Salento alla Rai il coraggio di Maria De Giovanni: «La Sclerosi Multipla non mi impedisce di essere moglie e mamma combattente»

Ufficiale della Repubblica Italiana, la salentina è stata protagonista dell'ultima puntata del programma di Francesca Fialdini 'Da noi... a Ruota libera'

Martedì 10 Novembre 2020, 10:11

La salentina Maria De Giovanni domenica pomeriggio è stata la protagonista del programma Rai – Da noi a ruota libera – per raccontare la sua testimonianza di donna, mamma, moglie, che pur convivendo con una malattia grave come la Sclerosi Multipla è riuscita a realizzare grandi progetti. Maria è di Borgagne, frazione di Melendugno, scrittrice, giornalista, ed è Presidente dell'Associazione Sunrise Onlus con la quale ha realizzato l’unico progetto in Italia rivolto alle persone con gravi
disabilità neurologiche – il mare di tutti -. Progetto che le è valso anche il titolo di Ufficiale della Repubblica Italiana.

Durante la trasmissione Maria ha parlato della sua storia di vita, supportata dal marito Dario, presente con lei in studio, e ha raccontato quanto sia speciale il suo essere mamma. Ha parlato della sua malattia, dapprima vissuta come un dramma, per poi invece diventare il suo punto di partenza. Una chiacchierata a cuore aperto con la presentatrice Francesca Fialdini, spiegando
come abbia dovuto riprendersi il suo ruolo di mamma, da lei quasi abbandonato a causa della malattia. Gli sforzi i sacrifici, i dolori sono stati il suo dilemma sulla reazione proprio delle figlie, che sono arrivate a convivere e crescere in una situazione
difficile. Le risposte sono arrivate in diretta dalle sue figlie, Francesca, collegata in diretta da Dublino dove vive, ha spiegato a
Maria quanto le sue paure siano infondate e quanto sia stata ed è una ottima mamma. Esempio di amore per gli altri, maestra di vita nonostante lei stessa abbia bisogno d’aiuto, piuttosto che piangersi addosso si è messa a disposizione di chi come lei soffre.

Federica invece è stata la sorpresa: giunta in studio ha letto una lettera bellissima ai suoi genitori, rimarcando l’unione e l’umiltà di due persone che è onorata di avere come famiglia. La piccola Aurora ha fatto arrivare un video alla mamma
dove ha espresso tutto il suo grande amore, per una donna - come la definisce - combattente, a cui somigliare. Tutte
e tre le figlie l’hanno definita una mamma anche quando lei, nella sua stessa guerra, pensava di non essere nessuno. Un pomeriggio commovente, segnato anche dalle dichiarazioni del marito che ritiene sua moglie Maria un uragano, una donna speciale, una moglie che nonostante tutto si sforza di non appesantire il clima familiare.

Insomma, Maria ha parlato della sua caduta in fondo a quel baratro che lei stessa si era costruita, per poi rinascere, non
per suo marito o le sue figlie ma unicamente per lei. Maria De Giovanni è stata l’ideatrice del progetto Il mare di tutti, giunto
quest’anno alla sua terza edizione, con cui si permette alle persone con sclerosi multipla, e patologie simili, di fare la fisioterapia a mare. Progetto che le valso un sacco di riconoscimenti a livello nazionale, compreso quello del presidente Mattarella. Una famiglia di veri combattenti, eroi dei nostri giorni, come ha concluso l’attore Beppe Fiorello dopo aver ascoltato tutta la storia, una di quelle storie - ha rimarcato - che potrebbero diventare film, perché c’è la voglia di rinascita di una famiglia intera che si unisce, seppur nella malattia.

Non per ultimo il messaggio di Maria rivolto a tutti: «Abbiate il coraggio di lottare per i vostri sogni, io l’ho fatto, mi sono iscritta alla Fidapa Gallipoli per essere al fianco delle donne e combattere per i loro diritti, ho fondato una associazione
Onlus – Sunrise – che si occupa di prestare servizio alle persone con malattie invalidanti, frequento l’università, scrivo per un giornale importante e fra mille cose la mia malattia non ha più quel posto troneggiante. Nei miei libri – Sulle orme della sclerosi multipla, e La rinascita - ho messo nero su bianco emozioni e dolori ma alla fine ho vinto la mia battaglia: piuttosto che lasciarmi morire a piccole dosi: con coraggio vivo ogni giorno, perciò vi auguro una grandissima indigestione di vita».

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