Stop a messe in cappelle private o nelle confraternite, e celebrazioni eucaristiche nei cimiteri della diocesi di Lecce solo all’aperto, o in caso di pioggia nella chiesa principale del cimitero laddove sia «possibile ed opportuno» in relazione alla esigenza di mantenere il distanziamento sociale. Sono alcune delle principali indicazioni che, in vista della giornata di commemorazione dei defunti, il 2 novembre, l’arcivescovo di Lecce, Mons. Michele Seccia ha inviato in un messaggio ai sacerdoti e ai fedeli dell’arcidiocesi.
«Ciò considerato - prosegue Seccia nella comunicazione -, prego i parroci e i rettori di invitare i fedeli a partecipare alle sante messe nelle rispettive comunità, e consiglio di moltiplicare il numero delle celebrazioni, in modo da offrire a tutti l’occasione di parteciparvi». Infine, l’arcivescovo auspica che «il divieto di celebrare nelle cappelle private sia considerato anche un invito a superare tale prassi per sottolineare la dimensione comunitaria dell’eucaristia».
«Ritengo - conclude l’arcivescovo - che tale situazione possa essere occasione propizia per far comprendere il vero significato della celebrazione per i cari defunti e per mettere in rilievo la centralità della fede nel Mistero pasquale».