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Lo speaker salentino Fernando Proce nel mirino del pm per violenza sessuale

 
Redazione online

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L'uomo è accusato di molestie su una giovane. Chiesto il rinvio a giudizio

Martedì 13 Ottobre 2020, 20:16

LECCE - La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di violenza sessuale per il conduttore radiofonico Fernando Proce, che ha lavorato e lavora in importanti emittenti radio.
Lo speaker 54enne, originario di Lecce e che vive a Milano, è accusato di aver molestato una giovane, che stava facendo la 'gavettà in radio, per alcuni mesi e gli vengono contestati diversi episodi di molestie, verbali e fisiche, tra il 2019 e quest’anno.
L’indagine, coordinata dal dipartimento 'fasce deboli' della Procura milanese, è scattata dopo la denuncia della giovane a cui sono seguiti accertamenti degli inquirenti. Proce, al momento, non si è fatto interrogare. La richiesta di processo è stata inoltrata all’ufficio gip e il conduttore radio dovrà affrontare l’udienza preliminare. Soltanto oggi si è saputo del procedimento per presunte molestie a carico del presentatore.

«Dopo una breve esperienza nelle radio regionali, approdo a quelle nazionali: Rtl 102.5, Radio 105, Radio Monte Carlo», si legge in una breve nota biografica di Proce sul sito di R101. E ancora: «Ho vinto un Telegatto per 'La più bella voce della radiò, un Dance Award come migliore D.J. animatore italiano e mi sono aggiudicato per tre volte l’Oscar radiofonico Cuffie D’Oro»

Una «querela basata sul nulla, e posta in essere esclusivamente per ottenere visibilità ed eventuali vantaggi economici totalmente pretestuosi». Gli avvocati Alessandra Viterbo e Tommaso Delfino, difensori del dj salentino Fernando Proce, definiscono così, in una nota, la denuncia sporta dalla giovane che lo accusa di diversi episodi di molestie. «Il signor Fernando Proce - ricordano i legali - non è stato assolutamente rinviato a giudizio ma esiste esclusivamente una richiesta non ancora accolta in quanto in attesa di udienza preliminare non ancora fissata in merito ad un procedimento totalmente privo di fondamento accusatorio». Del procedimento penale Proce sarebbe venuto a conoscenza soltanto nell’estate del 2020, alla notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari, chiedendo il 3 luglio 2020 - affermano i legali - di essere sottoposto ad interrogatorio, non ancora fissato. Secondo gli avvocati di Proce, «le accuse della parte offesa non hanno trovato riscontro nelle dichiarazioni rese dalle persone informate dei fatti sentite dalla PG delegata dal PM. Sta di fatto che nonostante la specifica richiesta di interrogatorio inoltrata alla segreteria del Pm, fino ad oggi nessuna comunicazione è giunta da parte della cancelleria». "Risulta veramente inverosimile - continuano i legali - ipotizzare che il PM delle indagini abbia proceduto a richiedere al G.I.P. il rinvio a giudizio senza procedere prima all’ascolto di parte indagata, ragione per la quale si suppone che la notizia diffusa in data odierna, sia stata resa pubblica con l'unico scopo di arrecare danno alla reputazione del Proce», che confida di poter «dimostrare la sua completa estraneità ai fatti attribuiti». 

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