Casarano si interroga. Quanto accaduto ha gettato nello sgomento l’intera cittadina, nella quale è cresciuto Antonio De Marco, l’omicida reo confesso del duplice delitto di Lecce, nel corso del quale hanno perso la vita, colpiti a morte da decine di coltellate, Daniele De Santis e la sua fidanzata Eleonora Manta.
La famiglia, evidentemente devastata, non ha intenzione di rilasciare alcuna dichiarazione, così come la difesa, affidata all’avvocato Gianni Bellisario. Al momento, non è dato sapere quale sarà la strategia difensiva che il legale intenderà adottare. Né sappiamo se, come ipotizzato da molti, sarà richiesta una perizia psichiatrica o perlomeno una indagine personologica, allo scopo di tracciare più dettagliatamente la personalità di Antonio. Lo si saprà nei prossimi giorni.
Resta l’incredulità per un omicidio efferato compiuto da un ragazzo descritto come mite e tranquillo. Ed è questa stessa incredulità che emerge dalle parole della maestra elementare di Antonio, Lucia Cavaliere, intervistata a La Vita in Diretta su Rai Uno.
«Sono stata con lui per cinque anni. Si potrebbe definire – dichiara Lucia Cavaliere – uno scolaro modello, un bambino educatissimo, silenzioso, rispettoso delle regole, ma introverso. Si isolava molto».
Un isolamento eccessivo che andava oltre la timidezza.
«Non aveva molti contatti con tutti i bambini della classe, lui – racconta la donna – socializzava solo con un bambino. Era introverso, però gentilissimo e ogni volta che aveva un problema veniva da me, si confidava. Solo una volta l’ho visto piangere, quando veniva preso in giro dai compagni perché si era invaghito di una bambina della classe e non gli piaceva che gli altri parlassero di lui. Si sentiva preso in giro».
Una volta appresa la notizia, la maestra ha stentato a credere alle sue orecchie, proprio come è accaduto ai vicini di casa, unanimi nel descrivere Antonio come una persona gentile ed educata.
«Non mi è sembrato vero – ha detto la signora Lucia Cavaliere – non poteva essere lui, perché ricordo un Antonio fuori da questo contesto. Vorrei vederlo».