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San Foca, ragazzino picchiato: la denuncia

 
Redazione online

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 San Foca, ragazzino picchiato: la denuncia

ll padre di uno dei ragazzini: «Il vero responsabile è scappato e mio figlio ne ha fatto le spese. Ne porta i segni»

Mercoledì 09 Settembre 2020, 11:51

SAN FOCA - «Mio figlio è stato brutalmente picchiato senza aver fatto nulla». È questo lo sfogo del padre di un ragazzino di 13 anni, che nella tarda serata di lunedì è stato picchiato in una strada di San Foca da un anziano e dai due figli di quest’ultimo.
L’episodio, comprovato dal certificato medico del pronto soccorso dell’ospedale «Vito Fazzi», sarà oggetto di una denuncia che verrà presentata questa mattina presso la stazione dei carabinieri di Melendugno.

Cosa sia accaduto saranno le indagini a stabilirlo. Per adesso c’è solo la ricostruzione dei fatti offerta dal padre della vittima.
Tutto accade fra via Tevere e via dei Greci. Qui si trova anche un gruppo di giovanissimi, tutti di età compresa fra gli 11 ed i 13 anni, che ridono e scherzano fra loro. A qualche metro di distanza passeggiano i loro genitori. Come spesso accade, alla comitiva si aggiunge un ragazzino, che per scherzo suona al citofono di un’anziano che abita nelle vicinanze. Un uomo sulla settantina, che a quanto sembra sia spesso destinatario di scherzi del genere.

«Il ragazzo che ha suonato si è allontanato - spiega il padre del 13enne - l’anziano esce da casa furioso: prima tira uno schiaffo alla fidanzatina di mio figlio, poi tira i capelli alla sua amica. Alla fine si scaglia contro mio figlio con calci e pugni». Il ragazzo per fortuna si divincola, ma poco dopo arrivano i due figli dell’uomo. «Lo hanno preso per i capelli - continua il padre - lo hanno sbattuto contro un muro ed hanno permesso al padre di continuare a picchiarlo». Per fortuna un passante è intervenuto per fermarli ed a quel punto sono intervenuti i carabinieri.

Portato al pronto soccorso, il 13enne rimedia sette giorni di prognosi. «Provo tanta rabbia - conclude il padre - noi sappiamo chi è stato a suonare il citofono ma mio figlio non aveva fatto nulla, È un ragazzo modello, va bene a scuola e suona il pianoforte. Ora è scosso e spaventato, non vuole uscire da casa. Se mio figlio cadendo avesse sbattuto la testa adesso staremmo parlando di qualcos’altro. Non posso tollerare un comportamento del genere».

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