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Nardò, il drone scopre i lavori abusivi: sigilli e una denuncia

 
REDAZIONE LECCE

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Nardò, il drone scopre i lavori abusivi: sigilli e una denuncia

Bloccato un terrazzamento in una zona di particolare pregio naturalistico. Denunciato un 77enne neretino

Venerdì 04 Settembre 2020, 19:43

Nardò - Aveva approfittato delle norme restrittive per la circolazione dei mezzi sulle strade, durante il lockdown per il Covid, per completare un proprio progetto abusivo di terrazzare l’antichissima “vallata” preistorica, che dalle alture di Mondonuovo canalizza da millenni le acque piovane fino al mare. Un “canalone” che ospita, tra le altre preziosità archeologiche, la neolitica “Grotta del fico” scoperta da Vincenzo Luceri, sul finir dell’Ottocento, e con tutti gli oggetti donati al re Savoia dell’epoca. Esiste anche un volumetto con una preziosa foto, del 1907: “Indizi storici di un’antica città sepolta presso la spiaggia di S. Maria al Bagno dedicati a Sua Maestà Vittorio Emanuele III”. Non solo, in via delle Tombe Romane, sempre a ridosso del canalone, esiste ancora oggi una preziosa necropoli messapica scavata nella roccia. A metà degli anni Novanta la zona fu oggetto di un imponente tentativo di terrazzamento, finalizzato probabilmente ad una speculazione edilizia. Ma la polizia municipale dell’epoca, guidata dal compianto assessore Claudio Dell’Angelo Custode, scatenò una offensiva (arrivarono persino gli elicotteri) per contenere lo scempio e denunciare gli autori che furono anche condannati. Oggi si riprende a violentare la natura, per altro in un’area dove l’equilibrio idrogeologico è fragile ed è in bilico da centinaia d’anni. Ma la tecnologia aiuta. E’ stata la polizia locale, col supporto di un drone utilizzato per “beccare” i furbi dall’alto, ad andare sulle tracce di una presunta discarica abusiva. Durante il lockdown, infatti, venivano segnalati molti camion in arrivo. Poi andavano via vuoti. Quando gli agenti dotati di drone hanno fatto volare la telecamera in aria, però, hanno scoperto l’impensabile: un enorme tentativo di “colmare” il canalone per realizzare una strada a servizio di alcuni appartamenti, tra via della Croce e via delle Tombe romane. Il 77enne di Nardò, colto in flagranza, è stato denunciato alla Procura e l’area sequestrata.

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