C’è una segnalazione alla Procura della Repubblica sul caso del cardiologo di Carpignano Salentino risultato positivo al Coronavirus.
Si tratta di un atto dovuto da parte della Asl, che ha l’obbligo di comunicare alla magistratura informazioni relative ad un possibile focolaio di contagio. Tale comunicazione - è bene precisarlo - non comporta necessariamente l’apertura di un procedimento penale nei confronti del professionista.
Al momento, infatti, non è stato aperto alcun fascicolo, nè risultano indagini in corso da parte della Procura.
La Asl ha inviato anche una seconda segnalazione, in questo caso all’ordine dei medici. Ciò accade quando si ravvisa una possibile violazione del codice deontologico.
Al riguardo, si è ancora nella fase preliminare dell’apertura del procedimento disciplinare. Quando si riceve la segnalazione, infatti, l’ordine convoca il collega per un’audizione, tesa ad approfondire il suo operato e verificare la fondatezza delle contestazioni. In questo caso, però, non è stato ancora possibile procedere con l’ascolto del cardiologo, poichè si attende la sua completa guarigione.
A fine luglio, quando era stata resa nota la sua positività, il medico era stato ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale «Santa Caterina Novella» di Galatina. Ad ogni modo, sembra che le sue condizioni non destino preoccupazione.
La Asl dovrà verificare che il comportamento adottato dal cardiologo nel corso della sua attività sia stato rispettoso di tutte le misure di contenimento previste per la prevenzione del contagio.
Secondo quanto emerso, sembra che il professionista abbia inconsapevolmente infettato alcuni pazienti.
Probabilmente saranno sentiti i pazienti, per capire come sia stato possibile che il contagio sia avvenuto.
Le regole da rispettare sono sempre le stesse: tenere la distanza di sicurezza di almeno un metro, quando ciò non sia possibile utilizzare sempre la mascherina e lavarsi accuratamente le mani.
Nei giorni scorsi il presidente dell’ordine dei medici Donato De Giorgi aveva rivolto un invito a tutti i suoi colleghi: «Questa pandemia ci ha insegnato tanto - ha dichiarato - dobbiamo essere tutti estramamente attenti. Ma noi medici dobbiamo esserlo ancora di più».