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Nardò, botte per i manifesti elettorali: marito di una candidata in ospedale

 
Biagio Valerio

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Biagio Valerio

Nardò, botte per i manifesti elettorali

L’episodio è avvenuto ieri pomeriggio. Il racconto di Paola Mita in corsa per le regionali: «È stato brutalmente colpito»

Martedì 04 Agosto 2020, 12:47

Nardò - Sale la febbre elettorale ma, in estate, le conseguenze possono essere devastanti. Ieri il marito di una candidata al Consiglio regionale, l’azzurra Paola Mita, è finito in ospedale.

L’episodio si è verificato nel pomeriggio, tra le 15 e le 15.30 sotto gli occhi di videocamere di sorveglianza e di alcuni cittadini di passaggio che poi hanno assistito all’arrivo della volante della polizia, partita dal locale commissariato, e di un equipaggio del 118 che ha preso in carico Giordano Conte, questo il nome del ferito. E’ la stessa consigliera comunale, candidata alle prossime elezioni regionali di settembre sotto le insegne di Forza Italia, a confermare che il coniuge è stato colpito all’addome, sicuramente con un calcio. L’uomo è stato ritrovato con indumenti lacerati e dolorante al corpo, dopo aver subito gli effetti di una colluttazione. Pare avesse appena fatto le sue rimostranze ad un attacchino per la mancata affissione dei manifesti della moglie sulle plance elettorali. La questione è incominciata già al mattino. La consigliera azzurra, infatti, aveva prenotato lo spazio sulle plance per la propria pubblicità elettorale. Un’operazione che si programma per tempo ed è anche abbastanza onerosa tra stampa del materiale e affitto degli spazi. E’ normale che poi la cosa debba essere seguita. La signora Mita, insomma, si è attivata perché da ieri sarebbe dovuta partire la sua “campagna” ma aveva saputo che in diversi casi, la plancia era già occupata da un’altra candidata i cui manifesti avrebbero dovuto lasciare spazio ai suoi. Al controllo, dunque, la candidata azzurra non ha trovato corrispondenza con il suo prospetto, che aveva in mano sin dal comento dell’impegno degli spazi. Così ha fatto le sue rimostranze al responsabile dell’affissione. «Ho ricevuto in cambio una minaccia – dice Mita – cioè mi ha detto che se ci avesse trovato in giro ci avrebbe dato un colpo in testa». Così nel pomeriggio, però, la situazione è precipitosamente degenerata. Secondo le prime ricostruzioni il marito della signora Mita (che ieri pomeriggio avrebbe dovuto partecipare ad un Consiglio comunale molto importante ma ha dovuto disertare) ha incontrato l’attacchino ed ha esposto le proprie ragioni. Da quel momento in poi la vicenda sarà oggetto di indagini perché Conte è stato trasportato, pochi minuti dopo, dal 118 all’ospedale di Copertino dove è stato sottoposto ad accertamenti cardiaci, tac e esami del sangue. «E’ stato brutalmente colpito – dice la consigliera – ma ora è prematuro fare valutazioni. Attendiamo l’esito degli esami sanitari e poi, speriamo rasserenati, diremo la nostra».  

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