I monitoraggi eseguiti da Arpa Puglia e dal Centro Regionale Mare confermano l’eccellente stato di salute delle acque di balneazione del Salento leccese.
Ha destato preoccupazione, nei giorni scorsi, la presenza dell’alga tossica Ostreopsis trovata in diverse zone della costa pugliese. Va detto, però, che l’alga è praticamente assente nel leccese e che, in ogni caso, la sua presenza e la sua proliferazione non sono legate in alcun modo all’inquinamento.
Nello specifico, si tratta di una specie non originaria dei nostri mari, giunta probabilmente con l’acqua di zavorra delle navi provenienti da zone tropicali. Arrivata in Puglia, vi si è stabilita, proliferando sui fondali nei periodi di forte irraggiamento solare, con acqua limpida. Successivamente, dal fondo marino risale in superficie dove, col vento, si crea l’effetto aerosol. Il vento determina la rottura di queste cellule che si disperdono nell’aria e vengono inalate attraverso la respirazione. Proprio per questo non è essenziale essere in acqua per entrare in contatto con l’alga. Il contatto può avvenire anche passeggiando nei pressi della costa o cenando in un ristorante che si affaccia sul mare. L’alga può causare rinite, faringite, laringite, bronchite, febbre, dermatite e congiuntivite. Non è il caso, però, di lasciarsi andare ad inutili allarmismi. Tra l’altro, è da una ventina d’anni che l’alga ha fatto la sua comparsa in Puglia. Bisogna conviverci e, non essendoci un modo per eliminarla, è necessario avere cautela, soprattutto nelle zone dove la sua presenza è maggiore.
Nei tre punti di monitoraggio in provincia di Lecce, i risultati sono più che incoraggianti: a San Cataldo l’alga è di fatto assente, mentre a Porto Badisco e a Punta Macolone (Ugento) la sua presenza è classificata come «scarsa».
Si tratta, comunque, di un fenomeno naturale che nulla ha a che fare con l’inquinamento. Anche perché la qualità delle acque di balneazione in Puglia e in particolar modo nel Salento è altissima.
Su questo fronte, la recente istituzione del Centro Regionale Mare, fortemente voluto proprio da Arpa Puglia allo scopo di salvaguardare il mare di una Regione con mille chilometri di costa, fa dormire sonni tranquilli.
I bollettini, le analisi e gli studi condotti dal Centro sono pubblicati sul sito www.arpa.puglia.it e liberamente consultabili da chiunque.
Del resto, la Puglia fa della qualità del mare uno dei suoi punti di forza. Per questo va tutelato.