In Puglia e Basilicata
L'EVENTO
24 Luglio 2020
emanuela tommasi
Una platea di oltre 16 milioni di spettatori nel mondo per la sfilata di Dior sul palcoscenico di Lecce. E il sindaco ringrazia la direttrice artistica della Maison francese, Maria Grazia Chiuri - dna salentino - tributandole la cittadinanza onoraria. «Ha scelto la nostra città per presentare la collezione Cruise 2021 - dice Carlo Salvemini - e Lecce sarà presto lieta di accogliere nell’Albo dei cittadini onorari».
La sfilata è stato un successo sui canali internet. Non poteva essere diversamente: l’emergenza Covid ha imposto lo svolgimento a porte chiuse. In piazza, dietro le arcate delle luminarie, c’erano in tutto non più di trecento persone.
Ma c’è stato chi ha potuto avere una postazione esclusiva e riservata, affacciata direttamente su piazza Duomo. Il management Dior ed altri ospiti di riguardo - una trentina di persone - hanno seguito la sfilata, mercoledì sera, in maniera assolutamente riservata ed unica, da uno dei due palazzi che guardano sulla piazza, accolti da una decina di stewart in casa e tre all’ingresso. Come cocktail di benvenuto, bevande «esclusive» per l’occasione, almeno nella confezione. Una per tutte, la tipica gassosa salentina per la quale è stato appositamente creata l’etichetta con la firma della Maison francese. «Una casa all’altezza di Dior» hanno commentato gli ospiti - praticamente tutti stranieri - ammirando estasiati il palazzo, compresi gli arredi e le opere pittoriche esistenti, nel quale hanno potuto godere di una posizione privilegiata. La dimora fa parte di Assocastelli, la più autorevole e prestigiosa associazione italiana di gestori e proprietari di immobili d’epoca e storici, presieduta dal barone Ivan Drogo Inglese, e ne è proprietaria l’avvocato Anna Rita Ingrosso. Lei stessa si è messa a disposizione dei responsabili del gruppo Dior, curando ogni dettaglio, in particolare l’allestimento floreale, con fiori bianchi ed essenze tipiche.
La serata si è conclusa con una cena a palazzo Luce, con il menù preparato dallo chef Ippazio Turco, di Tricase, dove sono stati realizzati - per desiderio della stessa Chiuri - i piatti in ceramica griffati Christian Dior, opera di Agostino Branca.
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