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Lecce, su rete 5g esperti al lavoro

 
REDAZIONE LECCE

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Lecce, su rete 5g esperti al lavoro

La nuova tecnologia di trasmissione all’esame dei consiglieri e dei rappresentanti dello Spesal. Invitata anche Arpa. L’obiettivo è quello di verificare gli effetti dell’elettrosmog sulla salute pubblica

Domenica 31 Maggio 2020, 14:22

Approda domani nella commissione Ambiente, presieduta da Natasha Mariano Mariano, la controversa questione degli impianti «5G». Prospettiva ancora in balìa di divergenti opinioni sul piano degli effetti elettromagnetici, anche considerato il permanere delle installazioni dei sistemi attualmente in uso, fra cui il «4G».

«Abbiamo tenuto una prima riunione di commissione, in cui mi è sembrato giusto cominciare ad ascoltare delle figure esperte che possano informarci maggiormente, valutando sia i vantaggi tecnologici del nuovo sistema sia le perplessità legate alle ripercussioni sulla salute delle persone», spiega la presidente.

«Abbiamo già ascoltato due responsabili dello Spesal, il dottor Giovanni De Filippis e il dottor Totaro, che ci hanno spiegato quali sono le caratteristiche di questa tecnologia, come funziona il sistema di trasmissione e cosa potrebbe verificarsi, dal momento che negli ambienti scientifici la questione è dibattuta. Per lunedì (domani, per chi legge ndr.) li ascolteremo ancora ed abbiamo invitato anche una rappresentante di Arpa. Ciò che preoccupa è che, quando andranno a regime le trasmissioni 5G saranno ancora attivi i ripetitori degli altri sistemi». Le maggiori perplessità, dunque, sono sugli effetti sommatori delle frequenze elettromagnetiche. Ma non solo. Il sistema trova opposizione in alcune associazioni, fra cui “Medici per l’ambiente”, ed anche “Vox Italia” ha fatto scattare una diffida nei confronti dell’amministrazione comunale per non aver ancora ricevuto la mappa degli impianti previsti in città, chiesta 40 giorni fa.

«Io credo che si debba proseguire su un percorso di conoscenza prima di dichiararci contrari o favorevoli, prima di creare allarmismi o anche sottovalutare la questione», evidenzia la presidente Mariano. «Ora - aggiunge - dobbiamo acquisire quanti più indizi ed elementi utili ad una comprensione più chiara. Vorrei ascoltare anche un fisico-medico, perché sulle eventuali ripercussioni sulla salute c’è ancora poca letteratura».

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