Si chiama Maria De Giovanni, è una blogger e giornalista di Borgagne (Le), direttrice del sito Salentodonna, ed è stata definita la «Madre Teresa del Salento» dalle tante persone che aiuta nella sua quotidianità. Ma ora per Maria è arrivato il plauso anche dalle alte cariche dello Stato, infatti il Quirinale le ha conferito l'Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana, e la notizia è stata diffusa sulla Gazzetta Ufficiale del 27 aprile scorso. Maria, che da diversi anni convive con la sclerosi multipla, si occupa a tempo pieno dell'associazione SMAISO - Sunrise Onlus, con cui supporta in toto le persone affette dalla sua stessa malattia. E l'impegno di questa donna dalle mille sfaccettature è davvero inarrestabile: è autrice di due libri autobiografici, «Sulle orme della sclerosi multipla», e «La Rinascita», e ha girato il mondo per raccontare la sua storia, la sua vita dedicata completamente ad aiutare gli altri, impegnandosi nel sociale e ricevendo riconoscimenti in ogni parte d'Italia, compreso quello della Presidenza della Repubblica.
Maria è socia onoraria di diverse associazioni, molto attiva con FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari) Gallipoli, su di lei sono uscite oltre 500 pubblicazioni. Fiore all'occhiello del suo impegno è sicuramente il progetto Il Mare di Tutti, con cui permette alle persone affette dalla sclerosi multipla di fare fisioterapia a mare. «Questo riconoscimento dal Quirinale per me vale moltissimo - spiega Maria - sono felice che le alte cariche dello Stato premino l’impegno, la determinazione e la lotta di chi invece di lasciarsi morire, si inventa una nuova vita, per essere d’aiuto agli altri. 'Il Mare di Tutti' ha dato la possibilità a più di 1500 persone di fare la fisioterapia in acqua, negli ultimi tre anni. Un piccolo regalo per chi soffre. Non mi sento un'eroina, sono semplicemente una donna che ha saputo reinventarsi, e oggi questo grande onore è motivo di orgoglio personale». Inevitabile un commento anche sul difficile momento che stiamo vivendo: «Questo riconoscimento arriva in un periodo di pandemia, dove noi tutti dell’associazione siamo in trincea per aiutare gli altri: abbiamo creato un ponte di collegamento con i centri SM della provincia di Lecce, per dare tutto il supporto possibile. Mi occupo di situazioni difficili, di abbandoni sociali, questa Onorificenza mi dà entusiasmo e carica per continuare nel mio impegno». Nell'attesa che l'emergenza finisca per ricevere indicazioni sul ritiro del premio, e godersi il meritato festeggiamento.