Una vasta operazione si è svolta questa mattina nel Salento ed in Grecia contro due cellule criminali, una italiana ed una greca specializzate nel traffico di migranti, che hanno permesso negli ultimi mesi l’arrivo in Italia di centinaia di migranti costretti pagare almeno 6 mila euro pro-capite. Complessivamente sono 13 le persone arrestate (7 in Italia e 6 in Grecia) in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare chiesta dalla Dda di Lecce e in seguito a provvedimenti restrittivi dalla Procura di Atene.
L’operazione, denominata 'Sestante', è condotta con oltre 100 militari del comando provinciale di Lecce e del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata di Roma della Guardia di Finanza (Scico), in sinergia con la polizia e la guardia costiera greche, nonché di personale Europol - European Migrant Smuggling Centre (Emsc), coordinati da Eurojust (Paesi Bassi), dalla Direzione nazionale antimafia e dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce.
Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Gdf e durate un anno, hanno dimostrato l’esistenza di due cellule criminali specializzate nel favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, una italiana diretta da un brindisino, e una greca capeggiata da un curdo-siriano. I militari sono riusciti a ricostruire i vari passaggi e responsabilità dei cosiddetti «sbarchi fantasma» tra trafficanti, scafisti e reclutatori.
Il gruppo criminale italiano si occupava del reperimento e dell’allestimento delle imbarcazioni da destinare all’illecito traffico.
A ridosso del viaggio, i natanti venivano trasferiti in Grecia con la complicità di numerosi connazionali. La cellula criminale operante stabilmente in territorio ellenico era impegnata, invece, nel reclutamento e trasporto dei migranti arrivati in Grecia attraverso il confine turco, fino al loro successivo imbarco alla volta delle coste leccesi, oltre che della raccolta della cifra necessaria per la traversata, non inferiore a 6mila euro pro-capite.
I migranti, partiti dai paesi di origine, raggiungevano la Turchia e da lì si spostavano in Grecia, dove i componenti dell’organizzazione provvedevano al loro ricovero in strutture nella città di Atene, in attesa dell’imbarco. Giunto il momento, i migranti venivano trasportati sulla costa, prevalentemente sull’isola di Corfù, e poi imbarcati. Sono stati intercettati almeno 7 episodi migratori, rintracciati 99 migranti, e arrestati in flagrante due scafisti (29 denunce in tutto).