Emozioni infinite, incredulità e tanta gratitudine. Francesco De Siena, vincitore assoluto di The Voice Senior 2025, fatica ancora a rendersi conto di ciò che è accaduto. Il professore di musica originario di Morciano di Leuca, incoronato nella finalissima del programma di Rai Uno condotto da Antonella Clerici, ha conquistato il pubblico e la giuria con una sensibilità artistica che ha lasciato il segno.
«Il giorno dopo la finale è stato travolgente – racconta ai microfoni della Gazzetta del Mezzogiorno – soprattutto per le persone che ho incontrato. Undici finalisti, ma anche tutti gli altri eliminati: grandi professionisti. Devo dire la verità, sono ancora basito. I talent hanno un regolamento trasparente, ma tante persone eliminate meritavano quanto me».
Un’edizione che ha messo in luce anche il talento pugliese: «La Puglia ha portato artisti straordinari, come il barese Tiziano Cavaliere, contrabbassista, e Giovanna da Foggia, arrivata anche lei in finalissima. Abbiamo legato molto, ci siamo promessi di divertirci ancora insieme».
De Siena, appartenente al team di Nek, ha incantato nella serata decisiva interpretando al pianoforte “La sera dei miracoli” di Lucio Dalla, affidando l’esito al televoto che lo ha premiato con il 34,75% delle preferenze.
«Un sogno, non realizzo ancora – ha scritto sui social nel cuore della notte – vi voglio un mondo di bene».
Dal suo paese e da tutta la provincia di Lecce sono arrivati messaggi a raffica. «Sì, tantissimi auguri da Morciano, ma non solo. Ho vissuto 18 anni a Roma, ho amicizie sparse tra Bari, la Capitale e il Salento: il telefono non si ferma un attimo». Tra chi si è fatto sentire anche grandi musicisti: «Ho studiato oltre dieci anni al Conservatorio di Lecce e stamattina mi ha scritto anche Alessandro Quarta. Ci siamo detti di vederci presto per un caffè».
Fondamentale il rapporto con il suo coach: «Con Nek si è costruita un’amicizia semplicissima e bellissima. Anche Loredana Bertè mi aveva scelto, ma Nek l’ha bloccata, e lei – che non ha peli sulla lingua – mi ha detto cose meravigliose. Poi Arisa, Clementino, Rocco Hunt: davvero un’esperienza straordinaria».
E pensare che De Siena non era un amante dei talent. «Ero arrivato in finale a Castrocaro nel ’94, con due brani miei e due scritti per una ragazza di Napoli. Lì capii che non avevo più voglia di concorsi. Poi sono stati i miei figli a convincermi. Alla fine è arrivato questo regalo pazzesco». Con ironia aggiunge: «Mi sono sentito un po’ come nel film Cado dalle nubi di Checco Zalone, sbattuto in un talent. Non volevo vincere a tutti i costi, sono ancora sorpreso».
Ora lo attende un ritorno alle radici: «Rientro in Salento per respirare l’atmosfera di Natale. Andrò un po’ in giro, ma le feste le trascorrerò in famiglia». E poi la musica, quella di sempre: «Voglio riprendere subito i miei progetti. In questi anni ho avuto tanta fortuna con lo spettacolo dedicato a Lucio Dalla, due ore e mezzo di musica che ha ricevuto anche il battesimo della Fondazione Dalla, con il presidente Faccani e Marcello Balestra. Continuerò per la mia strada».
Una strada fatta di talento, passione e autenticità. E ora, anche di una vittoria che profuma di casa.
















