Lunedì 22 Dicembre 2025 | 19:17

Casa Sollievo della Sofferenza, la fiaccolata dei sanitari contro il cambio di contratti: un fiume di gente a San Giovanni Rotondo

Casa Sollievo della Sofferenza, la fiaccolata dei sanitari contro il cambio di contratti: un fiume di gente a San Giovanni Rotondo

 
Redazione online

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La manifestazione è un preludio allo sciopero organizzato per il 9 gennaio: «Non è una vertenza corporativa ma una battaglia per la sanità»

Lunedì 22 Dicembre 2025, 17:38

18:55

Prosegue e si rafforza la mobilitazione contro la decisione della direzione dell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo di disdire i contratti di natura pubblica per introdurre, dal marzo 2026, contratti di ispirazione privatistica. Una scelta che ha acceso la protesta di medici, operatori sanitari e organizzazioni sindacali.

A esprimere forte preoccupazione è anche il Consiglio direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Foggia, che teme la perdita del ruolo di eccellenza dell’ospedale e una possibile fuga di professionisti, con conseguenze sulla qualità dell’assistenza sanitaria per un’area geografica vasta.

In questo quadro di tensione crescente, le organizzazioni sindacali del comparto e della dirigenza medica – Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl, Fials, Anmirs e Anaao – denunciano il fallimento della procedura di raffreddamento del conflitto e definiscono il cambio di contratto «grave, illegittimo e socialmente pericoloso», perché metterebbe a rischio diritti, tutele e continuità assistenziale.

Per oggi, 22 dicembre, alle ore 17, è stata organizzata una fiaccolata pubblica, aperta ad associazioni, sindaci, rappresentanti istituzionali e cittadini di San Giovanni Rotondo e dei comuni limitrofi. Il corteo partirà da piazza dei Martiri, attraverserà viale Cappuccini e si concluderà nei pressi dell’ospedale. «Non si tratta di una vertenza corporativa – spiegano i sindacati – ma di una battaglia collettiva per la difesa della sanità, del lavoro e dei diritti di tutta la comunità».

Le organizzazioni sindacali chiedono inoltre la convocazione immediata da parte della Direzione generale per la definizione dei contingenti minimi ed essenziali, come previsto dal verbale prefettizio, in vista dello sciopero del 9 gennaio 2026. «Non arretreremo di un solo passo – affermano – perché questa vertenza è diventata il simbolo di uno scontro tra diritti e arbitrio, con ricadute dirette e pericolose sulla salute dei cittadini e dei lavoratori».

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